L'intelligenza artificiale di Google riconosce il labiale

I tecnici di Deepmind, società entrata a far parte di Google e attivissima sulla ricerca nel settore dell'intelligenza artificiale e del machine learning, hanno realizzato un sistema automatico, in collaborazione con l'Università di Oxford, che riesc...
L'intelligenza artificiale di Google riconosce il labiale

I tecnici di Deepmind, società entrata a far parte di Google e attivissima sulla ricerca nel settore dell’intelligenza artificiale e del machine learning, hanno realizzato un sistema automatico, in collaborazione con l’Università di Oxford, che riesce a leggere il labiale e trascrivere le parole pronunciate con un’accuratezza pari al 46,8% (basti pensare che i termini scritti senza errori da un “umano” – professionista nel settore – sono il 12,4%).

L'intelligenza artificiale di Google riconosce il labiale
L’intelligenza artificiale è stata “addestrata” sottoponendole circa 5.000 ore di programmi televisivi per un totale di 118.000 frasi complessivamente elaborate.

Conclusa l’attività di traning iniziale, il sistema messo a punto da Google e dagli accademici di Oxford è riuscito a riconoscere il labiale con un’accuratezza mai vista prima.

L'intelligenza artificiale di Google riconosce il labiale
Tutti i tentativi di “decifrare” il labiale posti in essere da un professionista non si sono neanche lontanamente avvicinati, in termini di risultato, alla precisione fatta edizione dall’intelligenza artificiale Deepmind.

Il sistema appena presentato ha un potenziale enorme: in primis, potrà aiutare coloro che hanno problemi di udito, permetterà la “dettatura silenziosa” in aree pubbliche (l’assistente digitale non dovrà più neppure “sentire” la voce dell’utente) e il riconoscimento delle parole in ambienti molto rumorosi.

Deepmind sta attualmente lavorando su moltissime altre applicazioni. Nelle scorse settimane, ad esempio, l’intelligenza artificiale era riuscita a creare un suo sistema di cifratura (L’intelligenza artificiale Google crea un sistema di cifratura) e, prima ancora, era stata usata per battere i campioni del cervellotico gioco Go (L’intelligenza artificiale di Google batte i campioni di Go).

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