Dell’attenzione al concetto di sovranità dei dati sul quale l’Europa sta spingendo tantissimo abbiamo parlato più volte. La sovranità dei dati è diventata un’importante questione di privacy e sicurezza in un’era in cui le informazioni personali vengono raccolte e utilizzate in modo sempre più pervasivo.
Il proprietario dei dati ha il diritto di decidere come i propri dati vengono raccolti, utilizzati, conservati e condivisi; nessun altro ha il diritto di accedere a tali dati senza consenso.
Abbiamo descritto il progetto del DNS europeo DNS4EU e messo in evidenza le criticità relative al trasferimenti dei dati negli Stati Uniti, almeno fintanto che non sarà formalmente approvato il nuovo Privacy Shield.
La novità è che l’Unione Europea si sta attivando per realizzare, entro il 2027, una costellazione di satelliti per le telecomunicazioni. L’idea è quella di ottimizzare la connettività in tutti i Paesi europei mettendo fine al problema del digital divide e offrendo a cittadini, professionisti ed imprese, uno strumento di comunicazione alternativo da usare nelle aree in cui la copertura 4G/5G non è presente, quando la rete mobile non offre prestazioni adeguate od ogni volta che si hanno problemi di accesso alla rete Internet con le connessioni da postazione fissa.
La costellazione di satelliti europea si chiama IRIS2 e funzionerà con un approccio molto simile ai satelliti Starlink di Elon Musk.
Per l’Unione Europea l’obiettivo è ancora una volta quello di sviluppare una minore dipendenza da Paesi terzi extra-UE per il dispiegamento e la fornitura di infrastrutture e servizi di telecomunicazione sicuri in scenari critici in cui le reti terrestri sono assenti o interrotte.
IRIS2 consentirà sinergie con il settore privato per sviluppare servizi commerciali fornendo connettività Internet e comunicazioni ad alta velocità in tutto il territorio dell’Unione Europea, comprese le regioni isolate in cui la connessione terrestre e la banda larga rimangono un miraggio.
Il programma prevede un budget ambizioso (2,4 miliardi di euro) che sarà integrato con contributi degli Stati membri tramite l’Agenzia spaziale europea (ESA) e l’apporto di soggetti privati.
Dopo i satelliti europei Galileo (il “GPS europeo”, utilizzato da oltre 2 miliardi di dispositivi mobili in tutto il mondo), i satelliti Copernicus (osservazione della Terra), IRIS2 sarà il terzo grande programma satellitare promosso dall’Unione Europea.
Fonte delle immagini utilizzate per le miniature dell’articolo: EUSPA, European Union Agency for the Space Programme.