Nokia è ufficialmente proprietà di Microsoft. A sancire l’intesa è la Commissione Europea che, dopo aver messo al vaglio dell’antitrust l’accordo di vendita fra le due società, ha dato il suo nulla osta facendo eco all’analoga decisione assunta appena qualche giorno fa dal Dipartimento della Giustizia (DOJ) statunitense.
Per Bruxelles, non vi sarebbero sostanziali sovrapposizioni fra le attività del colosso di Redmond e quelle della società finlandese. In altre parole, è pur vero che Microsoft è comunque impegnata nel settore dei dispositivi mobili, sia sul versante software che hardware, ma l’azienda non si porrebbe in situazione monopolistica recando così un danno alla libera concorrenza.
Inoltre, sempre secondo la Commissione Europea, l’integrazione fra i sistemi operativi e le soluzioni software di casa Microsoft con i dispositivi mobili a marchio Nokia “difficilmente porterebbe i concorrenti fuori dal marcato“.
L’accordo con Nokia, che di recente ha incassato anche il benestare degli azionisti nonostante le sferzanti critiche che erano state rivolte, in precedenza, all’amministratore delegato Stephen Elop (Azionisti di Nokia protestano: la pazienza sta per finire), spiana la strada a Microsoft che può contare sul know how della società finlandese per far crescere ulteriormente le quote di mercato di Windows Phone in primis.
Windows Phone che da alcuni mesi ha fatto registrare numeri piuttosto incoraggianti per Microsoft arrivando oltre quota 10% in ambito europeo (Android e Windows Phone crescono in Europa. Giù iOS).
Dove Windows Phone non sfonda – il mercato cinese – si dice che Microsoft abbia quasi pronta un’intesa con un importante operatore telefonico nazionale.