RISC-V è un’ISA (instruction set architecture) aperta che permette a tutti i produttori di usare le specifiche per la progettazione e la produzione di chip senza versare alcuna royalty e senza quindi incorrere nei tipici problemi legati all’utilizzo dell’altrui proprietà intellettuale (i.e. brevetti).
Per contro la piattaforma x86 è feudo esclusivo di Intel e AMD mentre ARM (ora di proprietà di NVidia) commercializza le licenze per l’utilizzo del design dei suoi SoC da parte di soggetti terzi: Huawei vede a rischio il suo accesso ai SoC ARM dopo l’acquisizione da parte di NVidia.
Nata nel 2010 in ambito accademico presso l’Università della California (Berkeley), l’architettura RISC-V conta oggi molti sostenitori: Google, Qualcomm, NVIDIA, Samsung, Western Digital, IBM e Micron, giusto per fare qualche nome.
Abbiamo descritto i punti cardine di RISC-V nell’articolo Cos’è RISC-V e perché tutti ne parlano registrando un crescente interesse nei confronti dell’architettura, soprattutto nel corso dell’ultimo anno.
La novità è che non si parla più soltanto di CPU basate sull’architettura RISC-V ma anche di GPU. Il gruppo RV64X (che vede anche la partecipazione di Western Digital) è stato infatti formato con il preciso obiettivo di sviluppare un set di istruzioni grafiche RISC-V progettate per il 3D e l’elaborazione multimediale.
Verranno utilizzate istruzioni a 64 bit con la possibilità quindi di gestire tipi di dati particolarmente utili per le elaborazioni grafiche (vettori, texture e Z-buffering).
L’idea non è quella di competere con NVidia, AMD o Intel, almeno nel breve periodo. Il gruppo RV64X mira invece a preparare le fondamenta per creare una piattaforma altamente scalabile utilizzabile sia su semplici microcontrollori che su GPU avanzate in grado di abbracciare le moderne funzionalità grafiche: ray tracing, apprendimento automatico e computer vision.
Il progetto iniziale sarà proprio rivolto ai microcontrollori a basso consumo ma sarà altamente scalabile. In prima battuta supporterà le API Vulkan di Khronos per abbracciare più avanti anche OpenGL e DirectX. Secondo RV64X oggi l’industria non può contare ad esempio su un nucleo grafico scalabile per applicazioni più convenzionali con esigenze ridotte (chioschi, cartelloni, giocattoli, robotica, elettrodomestici, interfacce uomo-macchina…): obiettivo sarà proprio colmare questo vuoto. In ogni caso tutto sarà opensource e utilizzabile senza sborsare un centesimo.