Quella appena presentata da Kioxia (ex Toshiba Memory) è una della unità a stato solido più veloci e allo stesso tempo più capienti ad oggi disponibili. Disponibile anche in un pionieristico modello da 30 Terabyte, la gamma di dispositivi per lo storage dei dati Kioxia CD8P non è per tutti. Anzi, si tratta di una proposta destinata ai provider di servizi cloud, capaci di assicurare ai rispettivi clienti un’infrastruttura scalabile per creare applicazioni innovative (hyperscaler).
Vale però la pena sapere come si sta muovendo il mercato e quali prodotti ambiscono ormai a diventare un vero e proprio punto di riferimento per gli sviluppi futuri nel segmento delle unità SSD.
Dotati della più performante interfaccia PCIe 5.0 x4, gli SSD CD8P sono a singola porta e vengono commercializzati nei fattori di forma E3.S e U.2.
Fattori di forma E3.S e U.2: cosa sono
I fattori di forma E3.S e U.2 sono entrambi utilizzati per le unità di archiviazione, ma hanno caratteristiche e specifiche diverse. E3.S è uno standard sviluppato per le unità di archiviazione NVMe (Non-Volatile Memory Express) espressamente progettate per i data center. Vuole soddisfare le esigenze di una maggiore densità di storage e un migliore raffreddamento nei server di nuova generazione. Le unità E3.S sono sottili, con uno spessore ridotto rispetto ad altri standard, e offrono maggiori capacità di memorizzazione dei dati in uno spazio contenuto.
Il fattore di forma U.2 è anch’esso utilizzato per le unità di archiviazione NVMe, progettate per essere collegate tramite il protocollo PCIe o SAS (Serial Attached SCSI) a server, workstation e dispositivi di storage. Le unità U.2 sono più grandi rispetto alle ben note M.2, ma offrono una maggiore capacità di storage e prestazioni superiori. Le unità U.2 possono essere inserite nei classici vani 2,5 pollici presenti nei sistemi di storage e nei server.
Unità SSD Kioxia CD8P: capacità e performance
I “tagli” delle unità a stato solido CD8P partono da 1,6 TB per arrivare ai già citati 30,72 TB. Per quanto riguarda le prestazioni, il produttore indica che questi dispositivi per la memorizzazione dei dati possono esprimere una velocità di lettura sequenziale fino a 12.000 MB/s, una velocità di scrittura sequenziale fino a 5.500 MB/s nonché fino a 2.000.000 IOPS e 400.000 IOPS, rispettivamente nelle operazioni di lettura e scrittura random 4K. Sono complessivamente un po’ più lente rispetto agli SSD CM7 di livello aziendale presentati un anno fa, che possono arrivare fino a 14.000 MB/s.
I nuovi SSD CD8P utilizzano la piattaforma proprietaria di Kioxia composta da un controller conforme con le specifiche NVMe 2.0 e memoria NAND TLC BICS 5 3D a 112 livelli. Quest’ultima offre una protezione integrata contro i guasti, evita la perdita di dati a seguito della mancanza di alimentazione e assicura una difesa dei dati end-to-end.
La protezione dei dati end-to-end nel caso delle unità SSD più avanzate si riferisce a una serie di tecniche e meccanismi di sicurezza implementati lungo tutto il percorso dei dati, garantendo che essi siano protetti da eventuali minacce o corruzioni durante il loro trasferimento e archiviazione nell’unità SSD. Questo approccio è fondamentale per garantire la sicurezza dei dati e massimizzare la fiducia nei confronti del sistema di storage.
Kioxia sta mostrando i nuovi SSD CD8P al Flash Memory Summit in corso a Santa Clara (USA). Non ha però svelato quando le unità saranno disponibili. Dato che sono principalmente destinate agli hyperscaler, Kioxia le renderà acquistabili una volta che i partner ne avranno verificare il funzionamento dei rispettivi ambienti.