Un’importante fetta di utenti, secondo Kaspersky (nella foto il CEO dell’azienda Eugene Kaspersky), continuerebbe a non aggiornare il browser web utilizzato. Il 23% di chi si collega ad Internet utilizzerebbe versioni inadeguate del browser che espongono a pericolosi rischi di attacco durante la “navigazione” in Rete: il 14,5% degli utenti farebbe uso della versione precedente del browser mentre l’8,5% continuerebbe ad impiegare versioni ancora più vecchie ed obsolete.
Il dato è certamente preoccupante, spiegano gli esperti di Kaspersky, perché quando viene distribuita la nuova versione di un browser, gli utenti impiegano più di un mese per effettuare l’aggiornamento mentre i criminali informatici hanno tipicamente bisogno solo di poche ore per sfruttare le vulnerabilità venute a galla nei vari software per la navigazione sul web.
I dati sono stati raccolti dalla società russa analizzando il comportamento di oltre 10 milioni di utenti a livello mondiale. Ancora una volta, Kaspersky raccomanda di mantenere aggiornati tutti i browser che si sono installati sulle proprie macchine: se si utilizza solitamente Google Chrome non bisogna mai tralasciare di aggiornare altri prodotti eventualmente presenti sul sistema, tanto meno Internet Explorer. Si tratta, quest’ultimo, di un prodotto così legato al sistema che lasciarlo non aggiornato significherebbe esporsi a rischi inutili rimandendo vulnerabili a determinate tipologie d’attacco.
Secondo Kaspersky (i dati sono stati raccolti ad agosto), Internet Explorer sarebbe ancor’oggi il browser più usato ma la quota di mercato sarebbe notevolmente più bassa rispetto a quella riportata nelle statistiche elaborate ad esempio da NetApplications. I tecnici della società russa collocano infatti Internet Explorer al 37,8%, seguito da vicino da Google Chrome (36,5%), da Mozilla Firefox (19,5%), Opera (6%) e Safari (0,2%).
La versione di Internet Explorer più usata al mondo sarebbe la 9.0 (80,2%) mentre l’uso del vetusto Internet Explorer 6.0 sarebbe finalmente sceso all’1,6% (vedere anche l’articolo Microsoft determinata ad “affossare” definitivamente IE6).