Secondo i tecnici di Kaspersky Labs, tra i dieci prodotti più bersagliati dagli autori di malware non vi sarebbero più applicazioni sviluppate da Microsoft. Tra luglio e settembre scorsi, spiegano gli esperti della società russa, su ciascun sistema attaccabile da remoto è stata rilevata la presenza – mediamente – di 8 vulnerabilità di sicurezza. In cima alla classifica delle lacune di sicurezza maggiormente sfruttate dagli aggressori ci sono una serie di vulnerabilità contenute nelle versioni più vecchie del pacchetto Java di Oracle. Sommate, si arriva a ben il 56,7% del totale. La “top 10” elaborata da Kaspersky vede la presenza, a seguire, delle vulnerabilità individuate in Adobe Flash Player, in Adobe Reader ed in Adobe Acrobat. Nelle posizioni successive c’è Apple con le lacune di QuickTime e di iTunes. Tra le falle più utilizzate ci sono anche quelle scoperte nel riproduttore multimediale WinAmp, ancor’oggi molto popolare.
“I prodotti Microsoft non appaiono più nella classifica delle dieci applicazioni più bersagliate dagli sviluppatori di malware“, si legge nell’analisi pubblicata dai tecnici di Kaspersky. “La buona notizia è da ricordursi ai meccanismi di aggiornamento automatico che sono stati introdotti nelle più recenti versioni di Windows“.
Il modo migliore per evitare di correre inutili rischi, soprattutto durante la “navigazione” sul web, consiste nel mantenere aggiornati sistema operativo, browser, programmi che si usano per comunicare (messaggistica istantanea, VoIP,…) e – cosa importantissima – tutti i plugin installati nel browser. A tal proposito, è bene disinstallare o comunque disabilitare quei plugin che non si utilizzano. Nell’articolo Java è sicuro? Come difendersi dalle minacce più recenti abbiamo pubblicato una serie di suggerimenti per la rimozione del plugin di Java: gli stessi consigli sono comunque utilizzabili anche per gli altri plugin.