Il software Kaspersky Security Cloud ha sostituito di recente lo storico Kaspersky Free, versione gratuita dell’apprezzato antimalware: ne avevamo parlato nell’articolo Kaspersky Free sostituito con la suite Security Cloud.
Il punto di forza di Security Cloud, ex Kaspersky Free, è il suo motore di scansione antimalware che risulta in grado di rilevare e bloccare qualunque minaccia senza incorrere in falsi positivi. Da sempre il motore antivirus di Kaspersky è uno dei migliori in assoluto e con Security Cloud gli sviluppatori hanno aggiunto una serie di funzionalità utili per riconoscere e neutralizzare minacce appena apparse in rete. Ciò è possibile grazie a un meccanismo basato sull’intelligenza artificiale che lavora sul cloud e che dialoga costantemente con le installazioni di Security Cloud sui dispositivi client.
Kaspersky Security Cloud è scaricabile da questa pagina e una volta installato è in grado di bloccare malware, rootkit, software potenzialmente indesiderati (PUA o PUP) e programmi sospetti.
La nuova versione 2021 presenta un’interfaccia più chiara e semplice da utilizzare: nella schermata principale sono raccolti tutti i riferimenti alle funzionalità integrate nel software. Gli utenti possono infatti avviare una scansione su richiesta (on-demand) che può essere utilizzata come compendio della protezione in tempo reale; accedere alle impostazioni per la protezione della privacy; aggiornare il database delle firme virali; usare Connessione sicura e Password manager.
La versione free dell’antimalware Kaspersky integra infatti anche un modulo VPN (Connessione sicura) che può essere utilizzato per accedere a qualunque sito web presentandosi con un IP diverso dal proprio.
Security Cloud consente addirittura di scegliere il server di uscita (ad esempio un server VPN di un altro Paese) anche se il trasferimento dati è limitato a 300 MB giornalieri.
Il Password manager è uno strumento che permette di memorizzare in un archivio crittografato tutte le credenziali di accesso per il login sui siti web. Consente anche di attivare l’inserimento automatico di nomi utente e password nei moduli di accesso pubblicati online.
Per impostazione predefinita le credenziali vengono automaticamente sincronizzate con tutti i dispositivi sui quali è installato il Password manager.
La versione free del software Kaspersky, tuttavia, permette l’inserimento di un numero massimo di 15 voci.
Per poter usare Security Cloud, Kaspersky richiede di registrare un account: se non si effettuerà tale operazione il software non risulterà utilizzabile.
Security Cloud è stato sviluppato per trarre massimo vantaggio dalle tecnologie per la virtualizzazione che è bene siano attivate su BIOS/UEFI: Intel VT-x e AMD-V (Come attivare la virtualizzazione in Windows). Tali strumenti sono utili sia per velocizzare le prestazioni dell’antimalware, sia durante le fasi di rilevamento delle minacce.
Curiosamente, però, a Security Cloud non sembra andare a genio l’esecuzione all’interno delle macchine virtuali: in molti casi potrebbe fare riferimento, nella versione free, a un problema con la licenza in uso.
Per il resto Security Cloud funziona molto bene anche perché, a dispetto di una certa pesantezza a livello di file system, l’occupazione della memoria RAM da parte dei componenti necessari al funzionamento dell’antimalware è piuttosto limitata (non si va oltre gli 80 MB a riposo).
Il software di casa Kaspersky è inoltre in grado di riconoscere l’utilizzo di un videogioco o altre attività che non possono essere rallentate con una scansione o con la visualizzazione di notifiche.
Effettuando il login via web su My Kaspersky sarà possibile controllare a distanza tutti i dispositivi sui quali è installato Security Cloud, avviare scansioni, verificare eventuali segnalazioni e controllare in tempo reale lo stato del software anti malware.