Stando a un rapporto di The Information Jony Ive, ex chief design officer di Apple, sta pensando di avviare una collaborazione con il CEO di OpenAI, Sam Altman, per realizzare un dispositivo hardware incentrato sull’Intelligenza Artificiale.
Ive e Altman, che si dice siano amici, avrebbero già discusso a lungo su questa loro potenziale creazione. Tuttavia, i dettagli su questo potenziale hardware sono ancora molto scarsi.
Non è chiaro se sarà sviluppato tramite OpenAI oppure realizzata da un’impresa separata. D’altro canto, va sottolineato come Altman ha precedenti esperienze di collaborazione con gli ex colleghi di Ive su nuovi prodotti. Il primo assunto di Ive in Apple, Thomas Meyerhoffer, ha progettato lo scanner per l’occhio umano Orb basato sull’IA attraverso Tools for Humanity.
Le fonti hanno affermato che anche il CEO di SoftBank, Masayoshi Son, è stato coinvolto nelle prime discussioni tra Ive e Altman. In qualità di capo di uno dei maggiori investitori nel campo dell’IA, Son potrebbe fornire un notevole supporto al progetto.
Negli ultimi dieci anni, Son ha investito oltre 140 miliardi di dollari nell’Intelligenza Artificiale attraverso il suo istituto bancario. Il suo coinvolgimento potrebbe essere un chiaro segnale rispetto a un hardware potenzialmente molto ambizioso, capace di segnare profondamente un settore in forte crescita.
I progetti di Jony Ive e alcuni potenziali indizi sulle sue intenzioni
Jony Ive ha lasciato Apple nel 2019 dopo oltre 30 anni di lavoro. Lo stesso, ha dichiarato in passato di volersi concentrare sulla progettazione di dispositivi indossabili e prodotti per salute e benessere. Quanto affermato, potrebbe essere un indizio sulla natura del suo progetto?
Nel 2021, è stato raggiunto da un altro dipendente Apple, Marc Newson, per formare la propria società di design indipendente chiamata LoveFrom. Da allora, l’azienda ha mantenuto un profilo basso e il suo unico cliente, oltre ad Apple, è stato Airbnb.
D’altra parte, OpenAI ha recentemente collaborato con alcuni giganti della tecnologia come Microsoft. A questo proposito, il colosso di Redmond sta integrando l’IA (nello specifico GPT) nei suoi prodotti e servizi, da Office 365 a Bing.