Due aziende da sempre rivali come Oracle ed IBM hanno deciso di siglare un’intesa per collaborare allo sviluppo di OpenJDK, considerata come la principale implementazione opensource del liguaggio di programmazione Java. La comunità di OpenJDK sarà l'”ambiente” ove continuerà lo sviluppo di Java SE (Standard Edition).
La collaborazione tra Oracle ed IBM sarà incentrata su gran parte dei tasselli che compongono l’ecosistema Java: dal linguaggio in sé, al JDK sino al Java Runtime Environment.
Rod Smith, che in IBM si interessa di “tecnologie emergenti”, ha dichiarato che la cooperazione avviata con Oracle consentirà di “spazzar via quell’alone di incertezza che ha sinora contraddistinto Java, soprattutto per ciò che riguarda il suo futuro“.
Sino ad oggi IBM non era mai stata inviata a partecipare allo sviluppo di OpenJDK: l’azienda guidata da Samuel J. Palmisano aveva lavorato esclusivamente su un’implementazione opensource di Java, il noto progetto Apache Harmony. Stando a quanto puntualizzato da Smith, alcuni dipendenti di IBM continueranno a contribuire alla crescita di Harmony anche se tutti gli sforzi saranno concentrati, d’ora in avanti, proprio su OpenJDK.
Secondo Al Hilwa, analista presso IDC, due grandi player avrebbero così riconosciuto il valore di Java “osservando anche che deve evolvere in modo rapido“.