Italia al 50esimo posto in termini di innovazione digitale

Finlandia, Singapore e Svezia sono le nazioni che, a livello mondiale, hanno ottenuto i maggiori benefici dalle tecnologie digitali.
Italia al 50esimo posto in termini di innovazione digitale

Finlandia, Singapore e Svezia sono le nazioni che, a livello mondiale, hanno ottenuto i maggiori benefici dalle tecnologie digitali. Lo ha stabilito il World Economic Forum nella 12esima edizione del suo “Global Information Technology Report” fotografando il tasso di crescita in termini economici ed occupazionali registratosi nei vari Paesi.
Lo studio del “World Economic Forum” ha evidenziato come la consapevolezza della necessità di investire in modo convinto sulle tecnologie digitali e sull’ICT possa aiutare i Paesi emergenti, nel giro di un decennio, a ridurre la fetta di cittadini che ancora oggi vive in condizioni di grave povertà. “Le nuove tecnologie hanno già permesso di trasformare profondamente e modernizzare molteplici settori, da quello sanitario fino ad arrivare all’agricoltura“.

A dominare la classifica stilata quest’anno sono ancora una volta le nazioni nordeuropee, oltre a Paesi dell’estremità orientale asiatica quali Singapore, Taiwan, Corea del Sud ed Hong Kong. La popolazione di queste nazioni è già molto esperta nell’uso delle nuove tecnologie e grandi sforzi sono stati compiuti per promuovere investimenti nelle infrastrutture. In Finlandia il 90% dei cittadini dispone di un accesso ad Internet in ambito domestico; una cifra enorme se paragonata, ad esempio, al 70% degli Stati Uniti oppure all’85% del Regno Unito.
Proprio la nazione anglosassone è stata posizionata, quest’anno, al settimo posto della classifica, esattamente un gradino più in alto rispetto agli Stati Uniti.

Risultato mediocre per l’Italia che viene posizionata, su un totale di 144 nazioni prese in esame, solamente al 50esimo posto, in ritardo anche rispetto ai Paesi “club med” quali, addirittura, Spagna e Malta.

Il divario fra quelle realtà che hanno saputo investire convintamente sulla banda larga, sulla sua diffusione, sull’educazione dei cittadini all’utilizzo delle nuove tecnologie (partendo dalla sede scolastica), sul processo di integrazione tra aziende e servizi, sull’ammodernamento delle infrastrutture aziendali, sembra quindi – nel caso italiano – essere ancora molto marcato.

Il “Global Information Technology Report” fornisce anche interessanti dati numerici: un Paese che riuscisse ad incrementare del 10% il suo punteggio generale, ottenuto nello speciale indice del World Economic Forum, godrebbe di una crescita pari allo 0,75% del PIL ed un aumento occupazionale dell’1,02%.

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