iPhone ora supporta i messaggi RCS, ma non grazie ad Apple

Da diversi anni ormai Google prova a “convincere” Apple a sposare lo standard RCS per quanto riguarda i messaggi. La condivisione di uno stesso protocollo, infatti, consente l’invio di contenuti testuali e multimediali senza alcuna restrizione, ma il gigante di Cupertino – almeno per il momento – proprio non ne vuole sapere. Dagli uffici californiani tutto ancora tace, ma a sorpresa da oggi è possibile scambiare SMS con protocollo RCS anche su iPhone. Come? Grazie all’app Beeper.

Beeper porta lo standard RCS anche su iPhone

RCS sta per Rich Communication Services ed è uno standard che “potenzia” i tradizionali SMS. Permette infatti di intrattenere conversazioni molto più dinamiche (grazie ai contenuti multimediali) e anche più sicure. Google promuove l’adozione delle chat con questo protocollo, la rivale Apple ha invece ribadito in più di un’occasione non volerlo abbracciare.

È strategia abbastanza criticata dell’azienda di Cupertino, che – soprattutto negli Stati Uniti – punta al successo di iMessage per convincere chi è in possesso di uno smartphone Android a passare ad iPhone, così da poter condividere e ricevere senza alcuni limitazione gli elementi multimediali. iMessage, infatti, garantisce gli stessi vantaggi del protocollo RCS, ma non è un servizio cross-platform e non è quindi compatibile con Android.

Questo ostacolo può essere aggirato con Beeper, un’app che riunisce in un unico posto tutte le piattaforma di messaggistica: l’app di sistema per i messaggi, WhatsApp, Telegram, LinkedIn e così via.

Il supporto al protocollo RCS è attualmente in fase beta, ma tutti possono già provarlo. Per farlo, è necessario scaricare l’app gratuita per iPhone (da qui) e poi l’ultima versione del client desktop, ovvero la 3.70.17. In quest’ultima bisogna spuntare la voce Google Messages in Impostazioni > Chat Networks.

È importante precisare che per tutti i nuovi utenti c’è una lista d’attesa da rispettare, e questo potrebbe far storcere il naso a coloro che non vedevano l’ora di abbattere le barriere che ancora oggi separano iOS e Android.