iPhone ancora oggetto di grandi attenzioni in Rete. Dopo il rilascio della versione 1.1.1 del firmware da parte di Apple, ecco comparire AppSnap, un software opensource che effettua il “jailbreaking” di iPhone consentendo, cioé, l’installazione sul dispositivo di applicazioni sviluppate da terze parti.
Il software, che non richiede alcun passaggio intermedio (non è infatti necessario effettuare alcuna operazione preventiva da PC o Mac), è installabile semplicemente collegandosi al sito web del progetto. AppSnap è frutto del lavoro di nove sviluppatori tra i quali spicca il nome di HD Moore che già nelle settimane scorse aveva rilasciato numerose dichiarazioni sull’iPhone e sull’esperienza sinora maturata nell’esaminare il dispositivo.
Gli sviluppatori tengono a precisare che AppSnap non consente di “sbloccare” iPhone (ovvero, negli Stati Uniti, di permetterne l’uso con operatori telefonici diversi da AT&T) e che, oltre a rendere possibile l’installazione di programmi realizzati da terzi (anche sull’iPod Touch), sistema la vulnerabilità insita nella libreria per il rendering di immagini TIFF (problema che accomuna sia iPhone che iPod Touch). Il bug di sicurezza riguarda Safari, il client di posta elettronica dell’iPhone, il software iTunes ed è stato sfruttato in precedenza per effettuare analoghe attività di “jailbreaking” oltre che per sbloccare i dispositivi aggiornati all’ultimo firmware.