Nelle ultime ore ha fatto il giro del web un rumor secondo cui Apple starebbe lavorando ad uno smartphone pieghevole simile al Galaxy Z Flip e probabilmente in arrivo nel 2026. Ora giungono nuove indiscrezioni su un altro futuro dispositivo Apple e per cui bisognerà attendere meno. Il noto nonché affidabile analista Ming-Chi Kuo ha condiviso un dettagliato report riguardante la tanto chiacchierata versione “ultra-sottile” di iPhone 17.
Con iPhone 17 Ultra-Slim Apple punterà tutto sul design
In base alle fonti di Kuo, lo smartphone Apple del 2025 sarà dotato di un display 6,6 pollici con una Dynamic Island delle stesse dimensioni di quella che oggi si vede sulla gamma iPhone 15. Il motore del dispositivo sarà il chip A19 standard e non la versione Pro come suggerito da altri nomi del settore. Ma non è tutto, perché l’analista si aspetta una fotocamera posteriore singola (in stile iPhone SE, per intenderci) e un chip 5G progettato da Apple. La cornice sarà in titanio-alluminio, ma con una percentuale di titanio inferiore rispetto a quella di iPhone 15 Pro.
Kuo corrobora poi le voci secondo cui il prossimo anno non ci sarà alcun modello Plus, ma precisa allo stesso tempo che iPhone 17 “Ultra-Slim” non sarà un suo sostituito. Questo smartphone andrà ad aggiungersi agli altri quattro della gamma (quindi quale modello prenderà il posto del Plus?) e il suo maggior punto di forza sarà proprio il design inedito. Invece, le specifiche tecniche, per quanto di livello, avranno un ruolo secondario.
Stando alle parole dell’analista, a settembre del 2025 Apple quasi sicuramente si giocherà la carta del “profilo ultra-sottile” (riuscirà a battere il record di iPad Pro M4?) per catturare l’attenzione degli utenti, ma quali conseguenze avrà una scelta di design di questo tipo? Lo smartphone sarà meno resistente rispetto agli altri modelli? La batteria sarà meno capiente e quindi garantirà un’autonomia inferiore agli attuali standard?
Rispondere a queste domande oggi non è possibile, ma quasi sicuramente nelle prossime settimane altre firme del giornalismo tech (come Mark Gurman di Bloomberg) forniranno informazioni aggiuntive in merito.