La presentazione dei nuovi iPhone 15 ha aperto tanti nuovi spiragli per gli utenti fan di Apple. Innanzitutto si è parlato dei dispositivi di base, diventati molto più performanti grazie all’introduzione della Dynamic Island e della nuova fotocamera da 48 MP, proprio come sui vecchi 14 Pro.
Parlando proprio di fotocamera, il miglioramento più grande è arrivato tra i due smartphone di fascia superiore che Apple ha presentato. Sia l’iPhone 15 Pro che il Pro Max potranno sfoggiare il nuovo sistema fotografico denominato Pro Camera. Se il Pro è stato definito incredibile dal punto di vista fotografico, il Pro Max lo sarà ancora di più.
Per il primo anno in assoluto, il colosso di Cupertino ha scelto di differenziare i due modelli sotto tale aspetto. In poche parole il 15 Pro Max avrà una fotocamera totalmente nuova rispetto al fratello minore. Tra i tre sensori che contraddistinguono da anni il retro degli iPhone, in questo caso ci sarà una modifica molto importante nel telephoto.
È stata introdotta infatti una nuova tecnologia a più lenti per consentire uno zoom ottico 5x con una lunghezza focale pari a 120 mm.
Il nuovo iPhone 15 Pro Max e la sua fotocamera 5x, ecco come funziona
Il sistema di fotocamere dei modelli iPhone 15 Pro e Pro Max gode di un’integrazione profonda tra software e hardware. Racchiude infatti l’equivalente di ben 7 obiettivi professionali messi in moto da una sezione dedicata all’interno del nuovo chip A17 Pro.
La sorpresa, anticipata già da qualche indiscrezione durante le scorse settimane, consiste nell’introduzione fotografica riguardante l’iPhone 15 Pro Max. Il top di gamma assoluto di Apple offre lo zoom ottico più potente mai visto a bordo di un iPhone. Si tratta di un 5x a 120 mm di lunghezza focale.
Un sensore del genere è perfetto per scattare foto alla natura, primi piani e per catturare quello che succede a distanze maggiori in maniera chiarissima.
Il design del teleobiettivo che ospita tale novità è basato su un’architettura tetraprisma dotata di un modulo 3D con stabilizzazione ottica dell’immagine e autofocus diretto sul sensore. Mai prima d’ora c’era stato un sistema così stabilizzato in casa Apple.