Dopo l’ultima conferenza dedicata agli sviluppatori (WWDC 23), Apple si è rimessa al lavoro su quello che è il prodotto di punta, ovvero la gamma iPhone. Nonostante gli attuali modelli si confermino ancora in vetta alle classifiche di gradimento, sono già diversi mesi che l’azienda pensa ai successori.
Rispetto agli altri anni sembra esserci una sensibile differenza, visto che dei prossimi iPhone 15 si sa già tutto o quasi. Mancano tre mesi alla presentazione ma tutti i rumor trapelati sul web hanno parzialmente delineato il quadro hardware dei nuovi melafonini.
Le maglie dell’informazione hanno percepito la volontà da parte di Apple di cambiare strategia, seppur solo in parte. Se infatti lo scorso settembre l’azienda ha distinto iPhone 14 Pro da iPhone 14 per quanto riguarda il sensore principale della fotocamera, questa volta sembra intenzionata a fare diversamente.
iPhone 15 e 15 Pro avranno lo stesso sensore da 48 MP, aumentano anche i prezzi
Durante le ultime ore sembrano essere aumentate le voci riguardanti le fotocamere dei prossimi iPhone 15. Stando a quanto riportato dalle indiscrezioni infatti Apple avrebbe intenzione di “estendere” il sensore principale da 48 MP dei modelli 14 Pro, anche alla gamma standard.
Nel caso in cui tali rumor dovessero trovare conferma, si tratterebbe di una svolta epocale dell’azienda. La risoluzione da 12 MP resiste sulla gamma iPhone infatti dal 2015, quando fu implementata per la prima volta su iPhone 6s.
A dare manforte alla notizia è stato l’incremento di ordini che Sony ha commissionato a TSMC in merito ad alcuni componenti per i sensori destinati ad Apple. Questo lascia dunque immaginare, a meno di clamorose sorprese, che tutti gli iPhone si baseranno su una fotocamera principale da 48 MP.
L’altra notizia che invece ha fatto storcere il naso ai fan è quella del probabile aumento di prezzo. Questo sarà netto soprattutto sulla gamma Pro che, secondo le indiscrezioni, potrebbe aumentare di 100 dollari per il 15 Pro e di addirittura 200 dollari per il 15 Pro Max.
Se gli utenti sperano che la prima notizia trovi conferme nelle prossime settimane, allo stesso tempo si auspicano una clamorosa smentita per la seconda.