Da anni Apple dimostra di essere particolarmente attenta alla privacy degli utenti. Lo fa attraverso campagne pubblicitarie, per distinguersi dalla concorrenza (qui l’ultima scoperta sua una nuova feature AI di Microsoft) e ricordare ai potenziali clienti che con iPhone e gli altri dispositivi i loro dati sono al sicuro. E lo fa, ovviamente, sviluppando nuove funzionalità. Come quella lanciata in sordina con iPad Pro M4.
Con iPad Pro M4 la privacy raggiunge un nuovo livello
Quella di Guilherme Rambo, noto sviluppatore, è una scoperta, nel senso che Apple non ha speso nemmeno una parola per questa novità che invece meriterebbe più attenzione. Il nuovo tablet top di gamma dell’azienda di Cupertino porta con sé un upgrade di sicurezza relativo agli indicatori luminosi del microfono e della fotocamera.
Su Mastodon, Rambo scrive che iPad Pro M4 “è il primo dispositivo a supportare e a utilizzare il nuovo meccanismo Secure Indicator Light (SIL) di Apple“. Ma cosa cambia rispetto al passato?
Introdotti nel 2020, gli indicatori luminosi si attivano automaticamente via software e hanno lo scopo di informare l’utente quando un’app (di sistema e non) utilizza il microfono o la fotocamera del dispositivo. Il loro scopo è dissuadere gli hacker dallo sfruttare i device Apple senza il consenso dell’utente. Con il nuovo tablet della gamma Pro questo utile strumento è stato reso ancora più affidabile e sicuro attraverso un “legame” con i componenti hardware.
Al momento l’iPad Pro M4 è l’unico dispositivo dell’azienda californiana a poter contare su questo nuovo protocollo di sicurezza, ma quasi sicuramente questo upgrade verrà esteso anche agli iPhone con chip A18 Pro e agli altri iPad e Mac con M4.
Ma perché Apple non ha menzionato questo aggiornamento? Potrebbe trattarsi di una strategia volta a difendere il sistema di indicatori luminosi oggi integrato in tanti iPhone, iPad e Mac, che risulterebbe meno sicuro.