iOS 18: app protette con Face ID e icone che cambiano con la Dark Mode

Non solo intelligenza artificiale: secondo le ultime indiscrezioni, con iOS 18 sarà possibile proteggere le singole app con il Face ID.
iOS 18: app protette con Face ID e icone che cambiano con la Dark Mode

Manca ormai pochissimo all’ormai immancabile “Good morning!” di Tim Cook. Alle 19:00 di oggi, 10 giugno, prenderà il via la WWDC24 di Apple e, in base alle indiscrezioni, sarà una conferenza incentrata soprattutto sull’intelligenza artificiale. Come è normale che sia, ci saranno però anche novità software di altra natura, come quelle riguardanti la UI, la privacy e così via.

Le ultime su iOS 18, nuove indiscrezioni su privacy e personalizzazione della Home

Secondo un rumor diffuso solo poche ore fa da MacRumors, con iOS 18 le icone delle applicazioni cambieranno colore in base alla modalità in uso (chiara o scura). Nel caso, si tratterebbe di una “prima volta”, utile per uniformare la tinta delle icone a quella del sistema operativo e restituire all’utente un risultato visivo ancora più omogeneo.

Ma quali app saranno compatibili con questa novità? Solo quelle di sistema o anche quelle di terze parti? Non è un dettaglio noto questo, così come non è chiaro se gli sviluppatori dovranno realizzare una seconda icona della proprio app da utilizzare in caso di Dark Mode o se di questa modifica se ne occuperà completamente il software, in automatico.

Più in generale, con iOS 18 Apple dovrebbe garantire maggiori possibilità di personalizzazione della Home, ma le informazioni in merito sono ancora abbastanza vaghe.

Privacy

Per quanto riguarda invece la privacy, ancora MacRumors riporta che il major update del sistema operativo di iPhone porterà con sé la capacità di bloccare l’accesso alle applicazioni tramite Face ID o Touch ID. Insomma, senza il dato biometrico richiesto, non sarà possibile utilizzare determinate applicazioni. E si tratterebbe di un’aggiunta particolarmente utile, perché consentirebbe di tenere al sicuro determinati contenuti quando ad esempio l’iPhone viene ceduto temporaneamente a terzi per mostrare un sito web, un video o una foto appena scattata senza però il timore sguardi indiscreti.

Qualcosa di simile è in realtà già esistente nel panorama dei software Apple. Con la modalità di navigazione privata in Safari, ad esempio, oppure per accedere ad alcune note e agli album “Eliminati di recente” e “Nascosti” dell’app di sistema Foto.

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