iOS 17.1 risolve due fastidiosi problemi, compreso quello della tastiera poco reattiva

La prossima settimana Apple rilascerà la versione definitiva di iOS 17.1 e migliorerà notevolmente l'esperienza d'uso.
iOS 17.1 risolve due fastidiosi problemi, compreso quello della tastiera poco reattiva

Apple ha reso disponibile per sviluppatori e beta tester la Release Candidate di iOS 17.1. La versione pubblica dell’aggiornamento del sistema operativo per iPhone sarà disponibile la prossima settimana (probabilmente martedì 24 ottobre) e porterà con sé alcune importanti migliorie. Due sono di particolare interesse.

Due bug (tastiera e display) risolti da iOS 17.1

Sin dalla prima beta del major update, dunque da giugno di quest’anno, molti utenti hanno riscontrato una scarsa reattività della tastiera, con conseguenti errori durante la digitazione. Soprattutto sugli iPhone con qualche anno in più sulle spalle ma comunque compatibili con iOS 17.

Apple era certamente a conoscenza di questo tedioso bug e lo ha infatti risolto con la versione 17.1 del sistema operativo. Lo annuncia con il changelog ufficiale dell’update, su cui al momento possono mettere le mani solo gli sviluppatori e i beta tester. «Risolto un problema che poteva rendere la tastiera meno reattiva», si legge.

Tastiera iOS 17

Altro bug risolto, di certo più problematico rispetto a quello descritto poco sopra, riguarda diverse unità di iPhone 15 Pro e 15 Pro Max, dispositivi da poco giunti sul mercato. Su social network e forum sono infatti tante (troppe!) le segnalazioni di utenti che lamentano un problema di persistenza dell’immagine sul proprio smartphone Apple appena acquistato. iOS 17.1 risolve questa anomalia e riporta tutto alla normalità.

iPhone 15 Pro - Persistenza immagine

L’aggiornamento, come anticipato, sarà disponibile al download la prossima settimana, forse martedì 24 ottobre. Introduce anche alcune novità, come la possibilità di completare l’invio di file con AirDrop usando la connessione a Internet quando l’altra persona, per un motivo o per un altro, non è più nel raggio d’azione di, appunto, AirDrop.

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