A dicembre 2019 in molti si sono accorti (vedere questa pagina) che anche con i servizi di geolocalizzazione completamente disattivati nelle impostazioni di iOS e lato applicativo, i nuovi iPhone 11 controllavano comunque, almeno in via occasionale, la posizione geografica degli utenti.
Apple ha confermato il problema correlandolo con l’utilizzo della banda ultra wideband, previsto con il chip U1. L’ultra wideband (UWB) permette la trasmissione dei dati in modalità wireless su brevi distanze utilizzando un’ampia banda di frequenze.
Dal momento che in alcuni Paesi, l’impiego non autorizzato delle bande di frequenza UWB è vietato, iOS utilizza i servizi di geolocalizzazione per stabilire quando abilitarne o viceversa disattivarne l’impiego, sulla base della posizione del dispositivo.
Con il rilascio di iOS 13.3.1, Apple ha aggiunto al sistema operativo una nuova impostazione che permette di disattivare del tutto il chip U1: basta accedere alla sezione Privacy e disattivare l’opzione Networking & Wireless.
L’azienda guidata da Tim Cook ha voluto chiarire che comunque non veniva posto in essere alcun trasferimento di dati verso i server Apple. Di seguito il video pubblicato a dicembre da Brian Krebs.