Internet Explorer 9.0 (IE9) è alle porte. Lo scrive, con tono celebrativo, Microsoft stessa che ha aperto un nuovo sito web dedicato al lancio della prima versione “beta” pubblica del browser. Nei piani dei vertici del colosso di Redmond, IE9 avrà la responsabilità di “ricucire” il gap venutosi a creare con la concorrenza nel corso degli ultimi anni. Ed ecco che a breve, probabilmente quando in Italia saranno le 19 o le 20 di sera, Microsoft provvederà a rendere disponibile per il download la beta di IE9. Chiunque ha titolo al download dell’applicazione, facendo riferimento a questo sito. L’importante, tuttavia, è evitare d’installare la beta di IE9 su un sistema (il software è compatibile solamente con Windows Vista e Windows 7) che si utilizza per scopi produttivi. Chi volesse saggiare le tante novità introdotte in IE9, quindi, è bene che installi il browser su una macchina di test oppure in una “virtual machine” (servendosi, ad esempio, di prodotti a costo zero come VMWare Player o Virtualbox).
Facciamo un sunto delle principali innovazioni introdotte in IE9. Partiamo dall’aspetto grafico: è infatti l’interfaccia grafica il primo aspetto che balza immediatamente all’occhio. Il taglio col passato è netto: IE9 vuole definitivamente liberarsi della nomea che aveva contraddistinto del precedenti versioni del prodotto. “Internet Explorer è vecchio, lento e con interfaccia troppo antica“, si sentiva spesso ripetere a proposito delle precedenti release. IE9 non è nulla di tutto ciò. Il programma si presenta decisamente più veloce rispetto al predecessore e presenta un’interfaccia elegante, che espone solamente gli elementi più importanti e di più frequente utilizzo.
Microsoft sembra quindi seguire il solco aperto da Google Chrome e recentemente seguito da Mozilla che sta lavorando, per Firefox 4.0, su un’interfaccia simile. Anche in IE9, insomma, la pagina web diventa sempre più “protagonista”, le schede di navigazione sono portate in corrispondenza dell’estremità superiore dello schermo e tutti i pulsanti non indispensabili appaiono rimossi. Le aree superiore ed inferiore del browser sono state rese trasparenti, sfruttando le funzionalità grafiche di Windows Vista e Windows 7.
L’accesso alle altre funzionalità di IE9 è possibile ricorrendo a tre piccole icone, posizionate in alto a destra: pulsante “Home“, gestione dei siti web preferiti e dei segnalibri, pulsante “Strumenti“.
Ogniqualvolta si apre una nuova scheda, IE9 non mostra una pagina completamente vuota ma espone una serie di miniature, una per ciascun sito web più frequentemente visitato. Una piccola barra colorata, posta sotto ciascuna miniatura, indica la frequenza di consultazione di ogni pagina web in lista. Facendo leva sul contenuto di questa “pagina speciale”, è possibile riaprire un sito web visitato nella stessa sessione di lavoro oppure, ad esempio, in quella precedente.
Si chiama “OneBox” la nuova barra degli indirizzi che Microsoft ha voluto portare al debutto in IE9. Il funzionamento è simile a quello visto in Google Chrome: digitando via a via una serie di caratteri, il browser avvierà una ricerca in tempo reale sulla cronologia della navigazione oltre che nell’elenco dei siti preferiti. In questo modo sarà possibile individuare più rapidamente la pagina web d’interesse senza essere costretti a digitarne interamente l’URL corrispondente.
Un grande lavoro è stato compito per ottimizzare il funzionamento del motore JavaScript così da migliorare le prestazioni in fase di caricamento ed elaborazione del codice presente nelle pagina web. Il nuovo motore JavaScript, battezzato “Chakra” compila gli script in background e cerca di sfruttare al massimo le CPU multicore. I primi test hanno evidenziato come la beta di IE9 abbia certamente compiuto un enorme salto di qualità rispetto già ad IE8. Il nuovo browser di Microsoft si posizionerebbe quasi al livello di Apple Safari 5, nella gestione di codice JavaScript, superando per il momento anche la beta di Firefox 4.0. In testa alla classifica “reggono” ancora Opera 10.6x e Chrome 6.
Come preannunciato, inoltre, la beta di IE9 trae già vantaggio dall’accelerazione hardware (viene sfruttata la potenza di calcolo delle moderne GPU) per sveltire il caricamento di video ed elementi grafici. In queste pagine, Microsoft mostra cosa è in grado di fare IE9 in molteplici situazioni che richiedono elaborazioni più complesse.
Altro aspetto sul quale i tecnici della società di Redmond hanno riposto molti sforzi è il miglioramento della compatibilità con gli standard per il web. Acid è un test concepito e periodicamente aggiornato dal “Web Standards Project” che si prefigge come obiettivo quello di verificare quanto ogni singolo browser si attenga agli standard web. In particolare, Acid effettua una serie di controlli che permettono di fotografare il comportamento di un browser web allorquando si trovi a gestire codice JavaScript di vario tipo. Contemporaneamente, Acid si occupa di saggiare se il browser in uso si attenga al Document Object Model (DOM), standard ufficiale del W3C per la rappresentazione di documenti strutturati. Acid3 è scritto completamente in JavaScript e provvede ad effettuare 100 test, suddividendoli in sei macrocategorie. Particolarmente messe alla prova le abilità del browser nell’attenersi a DOM ed alle specifiche CSS2 (Cascading Style Sheets) e SVG (Scalable Vector Graphics).
La beta di IE9 non supera ancora l’esame Acid3 a pieni voti ma si avvicina al traguardo facendo registrare una valutazione pari a 95/100. Certamente un passo in avanti notevole. Per la cronaca, Safari, Opera e Chrome fanno segnare 100/100 mentre la beta di Firefox 4.0 si attesta su 97/100.
Microsoft ha confermato inoltre pieno supporto delle specifiche di HTML5, di Canvas, SVG, delle fonti di carattere WOFF, di ampie porzioni di CSS3, di ECMAScript 5 e di molte parti di DOM Level 2 e 3.
Il nuovo browser di casa Microsoft si propone come obiettivo anche quello di monitorare costantemente il funzionamento degli add-on eventualmente installati. Nel caso in cui dovesse essere rilevato un malfunzionamento (ad esempio, l’add-on non appare essere sufficientemente “prestazionale”), IE9 si farà carico di mostare un piccolo messaggio d’allerta nella barra di stato. Per ciascun “add-on” viene riportato il tempo che l’oggetto impiega per caricarsi, rallentando così l’apertura del browser.
Nell'”inedita” barra di stato di IE9 trovano spazio anche altre tipologie di segnalazioni: il browser indica quando ha provveduto al blocco dei popup e propone utili suggerimenti. Ad esempio, viene consigliato di usare una connessione https quando disponibile anziché ricorrere al protocollo http.
Ottimizzata anche la gestione dei download: IE9 da oggi tiene traccia di tutti i file scaricati dalla Rete e consente di effettuare ricerche basate sul loro nome. Il filtro “Smartscreen” integra ora anche una funzionalità in grado di stabilire la reputazione del sito dal quale si stanno prelevando dei file: si tratta di uno strumento in più nella lotta contro coloro che pongono in essere attività truffaldine (phishing).
Non poteva mancare all’appello una migliore integrazione con Windows 7: la beta di IE9 consente di aggiungere un sito web alla barra delle applicazioni del sistema operativo: in questo caso il look del browser cambierà per dare massimo spazio ai contenuti della pagina richiesta. Si tratta di una variazione che sposta appieno la filosofia Web 2.0. Con molti siti che fungono da vere e proprie applicazioni (basti pensare a quelli che permettono l’elaborazione di documenti o la modifica di foto online senza installare alcunché) possono così “abbracciare” un aspetto grafico più alla moda che dia massimo spazio alle funzionalità messe a disposizione.