Internet e telefono a casa: come stare attenti ai costi nascosti degli abbonamenti

Chi sottoscrive un abbonamento internet per la propria casa deve stare attento a tanti aspetti, soprattutto ai costi nascosti.

Non è sempre semplice chiudere un abbonamento internet per la casa, sebbene i costi sembrino contenuti. C’è da valutare infatti che, dietro questa cifra apparentemente bassa si nascondono una serie di costi accessori e talvolta occulti che possono cambiare nettamente la situazione

Secondo un’indagine dell’Osservatorio Tariffe di Segugio.it, molte offerte di rete fissa contengono clausole poco evidenziate, che possono trasformare il passaggio a un altro operatore in una spesa imprevista. Nonostante le normative impongano maggiore trasparenza, alcuni dettagli sfuggono a chi non legge attentamente il contratto.

Il contributo di disattivazione: quanto costa davvero?

Disdetta telefono casa internet abbonamento

Il costo ufficiale della disdetta di un abbonamento Internet è regolato dalle normative AGCOM, che impongono un tetto massimo pari a una mensilità del canone.

Secondo i dati aggiornati a febbraio 2025, il costo medio di un abbonamento Internet casa è di 26,16 euro al mese, mentre per la fibra FTTH la media sale a 26,57 euro.

Ecco i costi medi applicati dagli operatori:

  • Passaggio a un altro operatore: 16,39 euro;
  • Cessazione definitiva della linea: 20,47 euro.

Anche se queste cifre sembrano contenute, rappresentano solo una parte delle spese effettive.

I costi nascosti che fanno aumentare la spesa e non dimenticate di restituire gli apparati

Oltre al contributo di disattivazione, esistono altre voci di costo che spesso non vengono prese in considerazione, ma che possono rendere il recesso molto più oneroso.

  • Rate residue del modem: molte offerte includono il modem a rate per 24 o 48 mesi. Se si interrompe il contratto prima della scadenza, il cliente deve pagare in un’unica soluzione l’importo residuo. La spesa media in questi casi è di 213,88 euro.
  • Attivazione dilazionata: alcuni operatori suddividono il costo di attivazione nelle bollette mensili. Se l’utente disdice prima del termine, deve pagare l’importo rimanente, che può arrivare a 80 euro dopo il primo anno di contratto.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la restituzione degli apparati, come modem o router, forniti in comodato d’uso. Se il cliente non rispetta le tempistiche indicate nel contratto, l’operatore può applicare penali che variano in base al valore del dispositivo.

Per evitare costi extra, è sempre consigliabile contattare il servizio clienti prima di disdire l’abbonamento e seguire con attenzione le istruzioni per la restituzione degli apparati.

Come evitare sorprese

Per gestire il recesso senza costi imprevisti, è fondamentale:

  1. Leggere con attenzione le clausole contrattuali, verificando la presenza di eventuali rate residuo o vincoli contrattuali;
  2. Controllare le condizioni della restituzione del modem e rispettare le tempistiche indicate;
  3. Verificare la presenza di un costo di attivazione rateizzato che potrebbe essere ancora in corso;
  4. Contattare l’operatore prima della disdetta per chiarire ogni dubbio sui costi effettivi.

Conoscere tutti questi dettagli può fare la differenza ed evitare brutte sorprese al momento della disdetta.

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