Internet Archive perde la causa con gli editori: addio a Open Library

Quattro compagnie editoriali vincono la causa contro Internet Archive per quanto riguarda il "prestito di e-book".
Internet Archive perde la causa con gli editori: addio a Open Library

Internet Archive è stata citata in giudizio da quattro distinte società editoriali (Hachette Book Group, HarperCollins Publishers, John Wiley & Sons e Penguin Random House) per aver violato il copyright relativo agli e-book offerti ai propri utenti.

La nota piattaforma ha offerto agli utenti un servizio di “prestito di e-book” indicato dalle compagnie come una violazione dei diritti d’autore. La sentenza ha dato ragione agli editori, considerando l’operato di Internet Archive come illegale.

Da diversi anni la piattaforma gestiva un servizio chiamato Open Library. Questo offriva e-book in prestito, attraverso la scansione di libri cartacei. Di fato, tutto ciò fa riferimento a ciò che avviene in tutte le biblioteche reali, dove gli utenti prendono un libro in prestito per poi doverlo restituire dopo un determinato periodo.

Con la pandemia del 2020 e la chiusura delle biblioteche pubbliche, sono nati diversi servizi digitali che permettevano di “emulare” il prestito di libri a livello digitale. In questo contesto sono rientrate diversi progetti negli Stati Uniti, come quanto avvenuto nel contesto dell’iniziativa nota come National Emergency Library.

Secondo la sentenza l’operato di Internet Archive danneggia autori e pubblico

Secondo il giudice della Corte d’appello degli Stati Uniti Beth Robinson, il prestito di e-book “Danneggia senza dubbio il pubblico rimuovendo gli incentivi per i consumatori e le biblioteche a pagarli e per gli autori a creare nuove opere“.

La corte ha dunque respinto la teoria sostenuta dagli imputati che riguarda il “Prestito digitale gestito“, dimostrando come l’ecosistema che permette agli autori di creare nuove opere si basa sul copyright.

Secondo quanto riportato dal sito Engadget, l’unico aspetto positivo della sentenza è che Internet Archive è stata effettivamente riconosciuta come la piattaforma non-profit, il che potrebbe rendere la pena meno dura del previsto.

Nello scorso mese di giugno, il database di e-book presente su Internet Archive aveva già eliminato 500.000 libri, proprio a causa dell’azione legale intrapresa nei suoi confronti.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti