Internet Archive contro Sony e Universal: arriva risposta a causa legale

Internet Archive è ufficialmente nel mirino di alcune delle più grandi etichette discografiche del mondo, ovvero Sony, Universal Music Group (UMG) e Capitol. Lo scorso weekend questi giganti dell’industria musicale si sono uniti in una causa contro Internet Archive e il Great 78 Project, progetti gestiti da utenti qualunque che si occupano della conservazione, ricerca e scoperta di documenti perduti. Se nel primo caso si parla di libri, videogiochi, musica e molto altro, nel secondo caso si trattano dischi a 78 giri di 70-120 anni fa, che rischiano di svanire nel nulla a causa della mancata preservazione da parte dei detentori del diritto d’autore.

Gli sforzi senza scopo di lucro da parte di queste biblioteche digitali, però, potrebbero essere vanificati dal tribunale. In vista del conflitto tra le parti, Internet Archive ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti.

Internet Archive contro i giganti della musica

Ad esprimersi tramite il blog ufficiale è Brewster Kahle, bibliotecario digitale di Internet Archive: “Quando le persone vogliono ascoltare musica, vanno su Spotify. Quando le persone vogliono studiare registrazioni audio a 78 giri come sono state originariamente create, vanno in biblioteche come Internet Archive. Entrambi sono necessari. Non dovrebbero esserci conflitti”, ha dichiarato riferendosi alla necessità di custodire e rendere disponibili gratuitamente registrazioni di brani e performance musicali di oltre 50 anni fa.

Il Great 78 Project, operativo dal 2006, serve infatti a professori universitari, studenti, ricercatori e amanti della storia della musica per scoprire centinaia di migliaia di registrazioni archiviate su supporti obsoleti e fragili.

Internet Archive e Great 78 Project sono quindi solo alcuni dei progetti che cercano di proteggere esperienze di vecchia data riproponendole anche alle nuove generazioni. Si parla della protezione della cultura, della conservazione di esperienze storiche. Sarà interessante seguire la vicenda e scoprire quale sarà il futuro delle biblioteche digitali.