Intel ha appena presentato il suo primo Neural Network Processor (NNP) chiamato Nervana. Si tratta di un chip con cui l’azienda di Santa Clara rialza la posta per quanto concerne la sua scommessa in fatto di soluzioni hardware per l’intelligenza artificiale.
Quello realizzato da Intel è un circuito integrato di tipo ASIC (Application specific integrated circuit) progettato appositamente per eseguire moltiplicazioni di matrici e convoluzioni di array, tra le “primitive” utilizzate per le elaborazioni richieste dalle applicazioni per il deep learning (vedere Intelligenza artificiale, cos’è e qual è la differenza con il machine learning).
Il CEO di Intel, Brian Krzanich, ha rivelato che l’azienda sta lavorando sullo sviluppo di diversi prodotti e che entro il 2020 i chip per l’intelligenza artificiale realizzati dalla società di Santa Clara potranno offrire una potenza computazionale 100 volte superiore a quelli progettati nel 2016.
Nervana sarà rilasciato entro la fine di quest’anno e alla base del suo funzionamento c’è l’utilizzo di un nuovo formato numerico, chiamato flexpoint.
Flexpoint permette la definizione di calcoli scalari e, di conseguenza, una notevole semplificazione della circuiteria interna del chip con evidenti migliorie in termini di consumi energetici e dimensioni.
Il chip progettato dagli ingegneri di Intel consta di connessioni che permetteranno la comunicazione con altri chip NNP in modo da avere la possibilità di estendere a dismisura la potenza computazionale della macchina.
Krzanich ha infine rivelato che il chip a 17 qubit presentato nei giorni scorsi e destinato al computing quantistico (Verso i computer quantistici: Intel realizza un chip superconduttore a 17 qubit) sarà a breve superato da un chip a 49 qubit che potrebbe arrivare addirittura entro fine 2017.