La rivalità tra Intel e NVidia si fa più accesa. Entrambe le aziende sono infatti impegnate nello sviluppo di soluzioni per il deep learning e, in generale, per l’intelligenza artificiale. I loro prodotti saranno sempre più utilizzati, ad esempio, nei futuri veicoli a guida completamente autonoma, nelle attività di ricerca in ambito accademico e scientifico, da parte delle grandi aziende che effettuano continue elaborazioni di big data.
Lo scorso anno Intel aveva presentato i coprocessori Xeon Phi (generazione Knights Landing) per gli impieghi più impegnativi in termini di risorse computazionali necessarie.
La casa di Santa Clara ha però, di recente, pubblicato una comparativa che ha mandato su tutte le furie NVidia. Secondo Intel, nella gestione delle applicazioni per l’intelligenza artificiale, gli Xeon Phi sarebbero 2,3 volte più prestazionali rispetto a una GPU NVidia Maxwell.
NVidia contesta i risultati sostenendo che sono frutto dell’utilizzo di una versione obsoleta dell’applicazione usata per i test e che la versione più aggiornata (Caffe AlexNext) accredita le GPU Maxwell di un 30% di performance in più rispetto alle Xeon Phi.
Se poi si prende come riferimento la più aggiornata offerta NVidia Pascal, questa architettura risulterebbe il 90% più prestazionale rispetto a Xeon Phi Knights Landing.
Il braccio di ferro tra Intel e NVidia ben fa comprendere l’importanza che rivestiranno, nel prossimo futuro, le GPU più veloci nel sostenere i calcoli più complessi.