Il 20 ottobre 2022 debutteranno sul mercato i primi modelli di processori Intel Raptor Lake per i sistemi desktop. Delle loro principali caratteristiche e delle novità che introdurranno nella famiglia Intel Core abbiamo già parlato.
C’è però una funzionalità della quale si è detto poco o nulla e che vale la pena conoscere: secondo quanto affermato dai portavoce di Intel, verrà portata al debutto proprio con i nuovi Raptor Lake.
Wifi Proximity Sensing è un sistema che utilizza la tecnologia WiFi per accertare la presenza di una persona nelle vicinanze del PC.
I segnali wireless rimbalzano su tutto l’ambiente: pareti, mobili, persone e così via; qualsiasi movimento o variazione come una persona che cammina o anche un semplice gesto della mano comporta una modifica nella struttura del segnale WiFi.
Non è certo una novità e l’analisi dei segnali wireless è stata utilizzata più volte in passato in molteplici campi applicativi.
Si prendano in esame i due grafici esemplificativi in figura (fonte: Intel). Le curve si chiamano CSI (Channel State Information) e rappresentano l’ampiezza del segnale WiFi sull’asse Y mentre sull’asse X ci sono le varie sottoportanti (OFDM, Orthogonal Frequency Division Multiplexing). Quando la configurazione ambientale è stabile si ottiene la curva di sinistra che diventa invece simile a quella di destra quando, ad esempio, c’è una persona che cammina nella stanza e contribuisce a “perturbare” il segnale WiFi.
La tecnologia Wifi Proximity Sensing proposta da Intel si occupa di monitorare le informazioni CSI e tramite tecniche di elaborazione del segnale e apprendimento automatico dare un significato alle eventuali variazioni rilevate nel tempo.
Così, grazie a WiFi Proximity Sensing, un PC portatile può accorgersi quando l’utente sta lavorando dinanzi al computer e quando invece la postazione viene abbandonata. Grazie a un rilevamento a 360 gradi intorno al dispositivo, il “sensore” basato sull’analisi del comportamento del segnale WiFi si rivela incredibilmente preciso: quando l’utente si dimentica di bloccare il PC, WiFi Proximity Sensing rileva immediatamente che non c’è più nessuno, attiva la schermata di blocco di Windows e mette il sistema in uno stato di sospensione, ad esempio utilizzando Modern Standby.
Non appena l’utente torna a sedersi dinanzi al notebook questo si riaccende automaticamente e presenta la schermata di login.
Fino ad oggi, infatti, per bloccare il PC Windows quando ci si allontana si usava la combinazione di tasti Windows+L
, si impostava un timer per rilevare l’inattività del sistema o si sfruttava l’accoppiamento Bluetooth con un dispositivo mobile. WiFi Proximity Sensing si presenta come un’alternativa completamente indipendente e “autosufficiente”.
Il video di Intel pubblicato in questa pagina mostra il comportamento di un sistema che utilizza WiFi Proximity Sensing.