Alla Linley Fall Processor Conference, appena svoltasi a Santa Clara, in California, Intel ha svelato i primi dettagli su Tremont, la sua più recente e avanzata architettura per CPU x86 a basso consumo, che offre un significativo incremento delle prestazioni rispetto alle generazioni precedenti.
Si tratta di una tappa importante per Intel che, com’è noto, in passato ha “perso il treno” per ciò che riguarda lo sviluppo dei processori destinati ai dispositivi mobili e più di recente ha dovuto accantonare la realizzazione del primo processore per gli Apple iPhone.
Con l’architettura Tremont Intel promette prestazioni medie superiori del 30% rispetto alla Goldmont Plus, presentata lo scorso anno. Il balzo in avanti deriva in parte dall’aumento delle frequenze, in parte dal passaggio al processo costruttivo 10nm+ oltre che da una profonda revisione della struttura dei core.
Intel Tremont racchiude numerosi avanzamenti in termini di ISA (Instruction Set Architecture), microarchitettura, sicurezza e gestione energetica; offre inoltre notevoli miglioramenti nelle istruzioni per ciclo rispetto alle architetture Intel x86 a basso consumo delle precedenti generazioni. Tremont è quindi candidata a configurarsi come soluzione di primo livello in ambito client, IoT e data center.
Un esempio di utilizzo di questa architettura sono i processori Lakefield precedentemente menzionati dall’azienda: tra di essi vi sarebbe un processore a cinque core che includerebbe un core di tipo Core e quattro Tremont, con un TDP contenutissimo.
L’architettura Tremont comprende anche alcune caratteristiche che non erano presenti negli Atom: ad esempio Speed Shift, che consente una regolazione molto più rapida delle frequenze operative, la crittografia completa della memoria e altri strumenti di sicurezza come Trusted Execution Technology.
I processori basati su Tremont entreranno inizialmente nei dispositivi quali Microsoft Surface Neo a doppio schermo, recentemente annunciato dall’azienda di Redmond: Dispositivi dual screen svelati da Microsoft: Surface Neo con Windows 10X e lo smartphone Android Surface Duo.
La CPU usata nel Surface Neo è infatti una Lakefield ibrida che sfrutta la tecnologia di packaging 3D Foveros di Intel e cinque core. Uno di essi è un Sunny Clove ad alte prestazioni mentre gli altri quattro sono appunto dei Tremont a basso consumo energetico. Il SoC usato nel dispositivo Microsoft include una GPU integrata Intel Gen 11: non è scontato però che tutti i device basati su Tremont utilizzino tale sezione grafica.
Su Tremont c’è ancora tanto da verificare ma visto il monopolio di ARM nel settore dei dispositivi mobili, il ritorno di Intel è certamente da accogliere come una notizia positiva.