In attesa del lancio dei primi modelli di processori di nona generazione, Intel ha rinnovato la gamma delle sue CPU a basso consumo energetico.
La società di Santa Clara ha presentato le nuove serie Whiskey Lake U e Amber Lake Y per i notebook: la prima annovera tre processori contraddistinti da un TDP di 15 W; la seconda altri tre processori da 5 W.
Gli Amber Lake Y sono pensati per quei produttori che progettano e realizzano notebook “ultraportabili” e ultrasottili (si pensi agli Apple MacBook) dal momento che questi processori non necessitano neppure dell’utilizzo dei dissipatori.
Nella gamma Whiskey Lake sono stati aggiunti i Core i7-8565U, Core i5-8265U e Core i3-8145U: tutti con supporto Hyper-threading, i primi due sono quad-core, l’ultimo è un dual-core; il più performante raggiunge i 4,6 GHz in modalità turbo. Supportano memorie DDR4 a 2400 MHz oppure LPDDR3 a 2133 MHz.
Le CPU Amber Lake sono invece tutte dual-core con Hyper-threading capaci di raggiungere fino a 4,2 GHz in modalità turbo e in grado di supportare soltanto memorie LPDDR3 a 1866 MHz.
I sei nuovi processori integrano un’unità grafica UHD 620 le cui caratteristiche non sono ancora note; in particolare le frequenze di clock per ciascuna delle CPU appena presentate.
Trattandosi di prodotti che di fatto operano come SoC (System-on-a-Chip), i Whiskey Lake U e Amber Lake Y includono il chipset direttamente nel processore ed è proprio su questo aspetto che si concentrano le novità più importanti rispetto alla precedente generazione.
I Whiskey Lake abbracciano la connettività Thunderbolt 3, l’interfaccia PCIe 3.0, connessioni USB 3.1 e includono il supporto WiFi 802.11 ac. È inoltre possibile usare memorie Intel Optane: Intel Optane Memory ovvero come accelerare le prestazioni del sistema. Non sono stati invece ancora rilasciati dettagli sulle caratteristiche del chipset usato negli Amber Lake.
Se confrontati con le CPU della generazione passata, i nuovi processori vengono descritti come il doppio più potenti e prestazionali; dispongono di un modulo WiFi più veloce e affidabile; assicurano una maggiore autonomia (fino a 16 ore e fino a 19 ore nei dispositivi particolarmente ottimizzati). I tecnici Intel spiegano che v’è anche la possibilità di supportare direttamente la connettività 4G LTE. Sebbene la concorrenza non venga citata esplicitamente, l’obiettivo è quello di contrastare le innovazioni alle quali Qualcomm sta lavorando facendo proprie le ultime novità dell’architettura ARM (vedere Snapdragon 1000 sarà il processore ARM più potente per i dispositivi always on e ARM parla dei suoi piani di sviluppo da qui al 2020: Cortex-A76, DynamIQ, Deimos e Hercules).