l sta guardando al passaggio ai 10 nm, per i suoi processori, con i ritardi già precedentemente confermati.
Nel frattempo, però, con l’obiettivo di contrastare l’offerta AMD Zen 2, la società di Santa Clara ha annunciato l’imminente arrivo delle CPU Comet Lake-S. Avrebbero dovuto essere pronte per la fine del 2019 ma secondo fonti vicine all’azienda guidata da Bob Swan si sarebbe registrato un doppio slittamento dei piani iniziali: Nuovi processori Intel Comet Lake-S, in arrivo tanti modelli i9, i7, i5 e i3.
La novità emersa in queste ore è che i Comet Lake-S a 14 nm implementerebbero anche l’interfaccia PCIe 4.0 anche se Intel avrebbe preferito tenerla disabilitata.
Le stesse schede madri basate su chipset Z490 – compatibili sia con i nuovi Comet Lake-S che con i futuri processori desktop a 10 nm – supporterebbero esse stesse PCIe 4.0.
Intel avrebbe rinunciato all’attivazione di PCIe 4.0 in forza di alcuni problemi di jitter per quanto riguarda il segnale trasmesso sui vari canali. Problematiche che renderebbero il trasferimento dei dati via PCIe 4.0 piuttosto instabile non appena l’interfaccia venisse “spremuta” alle massime prestazioni.
Alcuni produttori di schede madri avrebbero incluso un generatore di segnale esterno per eliminare il jitter ma Intel avrebbe scelto di disabilitare completamente PCIe 4.0 per evitare comportamenti anomali.
Il nuovo standard PCIe 4.0 offre infatti una velocità doppia rispetto a PCIe 3.0 ma impone anche requisiti molto più elevati per garantire l’integrità del segnale. Le specifiche tecniche dei Comet Lake-S non aiutano i produttori che hanno a catalogo molte schede madri LGA1200 di fascia medio-bassa.
Nell’articolo SSD PCIe 4.0: quali le differenze rispetto ai precedenti modelli abbiamo visto le peculiarità delle unità a stato solido di nuova generazione.