Negli ultimi decenni, il progresso tecnologico ha portato a una riduzione del ciclo di vita dei dispositivi elettronici. I requisiti hardware diventano sempre più elevati e gli utenti sono alla ricerca dei modelli più aggiornati e performanti. Il prezzo che si sta pagando, tuttavia, è davvero elevato: ogni anno produciamo qualcosa come più di 60 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, di cui meno del 25% è effettivamente recuperato. A questo scenario poco confortante, si aggiunge il fatto che i computer, da soli, rappresentano circa il 70% di questi rifiuti. La necessità di un cambiamento sistemico non è più solo un tema di dibattito accademico o politico: è un’urgenza globale. Intel si dichiara pronta a sostenere il design e l’utilizzo di PC modulari per contribuire a innescare un circolo virtuoso.
Il problema della progettazione tradizionale e il PC modulare
Attualmente, come riconosce anche Intel, i PC sono progettati secondo un approccio monolitico: la maggior parte dei componenti critici sono saldati sulla scheda madre. Questo design, seppur ottimale per la produzione in serie e il contenimento dei costi (almeno quelli iniziali), comporta enormi limitazioni in termini di riparabilità e aggiornamento. Quando un componente si guasta, spesso è necessario sostituire l’intera scheda madre, aumentando inutilmente i rifiuti e i costi per gli utenti.
La progettazione monolitica non tiene conto della rapida obsolescenza tecnologica. Con il passare degli anni, alcuni componenti restano perfettamente funzionanti, ma diventano progressivamente molto meno utili per via dell’impossibilità di effettuare aggiornamenti.
Un PC modulare si basa su un paradigma volto a prolungare la vita utile dei dispositivi, riducendo drasticamente il loro impatto ambientale. Propone un’architettura in cui i componenti principali, come processori, RAM, GPU, schede di rete e porte di connessione, sono progettati come moduli indipendenti e sostituibili. Questo approccio non solo facilita le riparazioni, ma consente agli utenti di aggiornare i componenti hardware in modo selettivo, adattando il prodotto alle esigenze in costante evoluzione.
Fonte dell’immagine: Intel
La ricetta di Intel per investire sul PC modulare
Intel ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di separare i tradizionali design monolitici delle schede madri dei laptop in tre moduli distinti. Un approccio simile è proposto per i mini PC, tipicamente integrati e difficili da riparare o aggiornare, rendendoli così più accessibili e sostenibili.
Nello specifico, Intel propone un design suddiviso in tre moduli:
- Core Board. Il modulo contiene i componenti fondamentali per il funzionamento del sistema, come processor, controller di memoria e altri componenti di calcolo.
- I/O Board (Schede di Input/Output). Questi moduli gestiscono le interfacce esterne e la connettività del sistema. Ad esempio, porte USB, Thunderbolt, HDMI e Type-C; connettività WiFi e Bluetooth; opzioni di collegamento fisico o wireless.
- Moduli di alimentazione ed espansione. Questo modulo si occupa dell’alimentazione del sistema e dell’espansione con componenti aggiuntivi, come alimentatori e regolatori di tensione, slot di espansione per GPU, memorie e altre periferiche opzionali.
Questa modularità consente ai produttori (OEM) di ridurre i costi di ingegnerizzazione e riutilizzare i moduli in più generazioni di dispositivi, semplificando gli aggiornamenti hardware come processore, memoria, archiviazione e moduli wireless. Inoltre, le soluzioni proposte sono adattabili sia ai settori consumer che commerciali, rendendo questa tecnologia versatile e applicabile su larga scala.
Nel campo dei mini PC, Intel propone una suddivisione simile con tre moduli chiave: modulo CPU, modulo GPU e Hub controller piattaforma (PCH). Il PCH connetterebbe CPU, GPU e schede PCIe, offrendo funzionalità paragonabili a quelle di un classico PC tower.
Il design modulare promosso da Framework
Se lo schema proposto da Intel fossero adottato da buona parte dei produttori, potrebbe cambiare drasticamente l’approccio al deisgn dei dispositivi elettronici, riducendo i rifiuti elettronici generati anno dopo anno.
Framework è l’azienda pioniera nel campo dei laptop modulari, offrendo prodotti altamente personalizzabili e facilmente riparabili. La loro linea di laptop, come il Framework Laptop 13 e 16, consente agli utenti di aggiornare singoli componenti, come la scheda madre e la batteria, prolungando così la vita del dispositivo. La società, inoltre, estende la sua offerta a nuove categorie di prodotti modulari, mantenendo il focus su sostenibilità e innovazione.
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