Intel è pronta al rilascio di smartphone e tablet basati su Android 4.0. Lo sostiene Alec Gefrides, responsabile del “Google Program Office” di Intel, che spiega come l’azienda guidata da Paul Otellini possa essere in grado di lanciare già nel corso del prossimo anno i primi dispositivi basati sul processore Atom conosciuto con l’appellativo di “Medfield“.
Al momento i tecnici di Intel si starebbero concentrando sulla collaborazione con i vari produttori per ottimizzare al meglio il supporto di “Medfield“.
La notizia dell’imminente “sbarco” di Intel nel mondo dei device mobili si era diffusa già lo scorso mese di settembre quando venne mostrato un prototipo di smartphone a cuore “Medfield” basato su Android 2.3 ed un tablet sul quale era stato invece installato Android 3.x.
La quarta versione di Google Android è evidentemente considerata una piattaforma che dovrebbe sanciare l’ingresso della società di Otellini nel mercato degli smartphone che ha sinora registrato la totale assenza di Intel e che ha visto dominare le soluzioni proposte da ARM.
Oltre agli sforzi dei tecnici di Intel di portare Android 3.0 sulle nuove versioni dei processori Atom, diamo notizia anche del lavoro dei volontari che si stanno dedicando al progetto opensource Android-X86: l’obiettivo, in questo caso, è quello di far funzionare Android sui dispositivi dotati di processori x86 (ved. il sito web ufficiale). AMD ha deciso di supportare il progetto inviando una serie di contributi da parte dei propri ingegneri e donando una serie di device, ha spiegato Chih-Wei Huang, uno degli sviluppatori. Stando a quanto riferito da Huang, invece, Intel non sembra interessata al progetto Android-X86.
Gefrides ha pubblicamente dichiarato di essere grato ai programmatori che si stanno prodigando sul progetto Android-X86 ma ha aggiunto che il rilascio dei driver per i device di Intel alla comunità opensource è al momento prematuro. Per adesso, Intel ritiene opportuno assicurarsi che il sistema operativo funzioni correttamente sui propri prodotti evitando di contribuire alla frammentazione di Android.