Intel ha confermato che le prime memorie volatili basate su tecnologia Optane (il nome commerciale di 3D Xpoint) saranno commercializzate nel 2018.
La tecnologia sviluppata insieme con Micron, infatti, è utilizzabile non solo per la realizzazione di unità più performanti rispetto ai migliori SSD attuali ma anche per sostituire i moduli RAM che tutti conosciamo.
Come abbiamo visto nell’articolo Che cos’è Intel Optane e come funziona: inizia l’era post SSD, Optane evidenzia latenze leggermente superiori rispetto alle RAM di oggi.
Purtuttavia ci sono margini di miglioramento tali da far ritenere che le memorie Optane possano essere utilizzate sui sistemi del futuro grazie ai costi più ridotti e alla possibilità di utilizzarle in quantitativi importanti.
Secondo i tecnici di Intel, Optane cambia le regole del gioco e consente di “porsi alle spalle 50 anni di memorie volatili costose e poco capienti“.
Non è un caso che Intel abbia confermato l’arrivo delle memorie volatili Optane nel 2018 a una conferenza organizzata da SAP ad Orlando, in Florida.
SAP, verosimilmente, utilizzerà la tecnologia di Intel – sin dalla prima ora – nei suoi datacenter anche se non dovrebbe passare molto tempo prima che Intel la introduca anche per le applicazioni di High Performance Computing (HPC).