Al Computex 2018 i rappresentanti di Intel hanno rivelato che i tecnici dell’azienda stanno ultimando un processore per il mercato consumer dotato di ben 28 core fisici e 56 core logici grazie all’Hyper-Threading.
L’azienda di Santa Clara non ha indicato quale socket verrà utilizzato per la CPU da guinness ma, dal momento che il chip (o i chip) che compongono il processore occuperanno una superficie complessiva di 700 mm2, è assai probabile che venga scelto LGA 2066 oppure il semi-professionale LGA 3647.
Mettendo da parte l’aspetto legato al costo di un siffatto processore (il Xeon Platinum 8180 destinato ai datacenter costa circa 10.000 dollari…), la nuova CPU a 28 core lavorerà a una frequenza di clock di base pari a 2,8 GHz sebbene i tecnici Intel abbiano confermato di essere in grado di portarla a 5 GHz su tutti i core (sono stati ottenuti 7.334 punti nel benchmark Cinebench R15).
Per il momento Intel ha preferito non svelare nulla a proposito dell’architettura interna del processore: ogni ipotesi, quindi, è assolutamente plausibile.
Intel potrebbe aver realizzato un singolo chip a 28 core (piuttosto improbabile) oppure aver deciso di porsi sulla stessa scia di AMD “accoppiando” due chip da 14 core l’uno nel medesimo package e usando un’interconnessione EMIB.
Acronimo di Embedded Multi-die Interconnect Bridge è un’interconnessione che permette di veicolare i segnali elettrici attraverso lo stesso substrato: il risultato è quello che Intel chiama modulo System-in-Package.
Ricorrendo a EMIB, Intel dovrebbe migliorare le performance durante la produzione dei wafer e, di conseguenza, ridurre i costi.
Il processore Intel a 28 core fisici è atteso per l’ultimo trimestre di quest’anno.