Le aziende di più grandi dimensioni stanno sempre più utilizzando circuiti FPGA (Field Programmable Gate Array) per realizzare funzioni logiche molto complesse a fronte di un’elevata scalabilità.
I chip FPGA garantiscono prestazioni per watt migliori quando sono chiamati ad assolvere compiti per precisi: è proprio per questo motivo che sono largamente utilizzati nelle applicazioni di intelligenza artificiale (vedere questi articoli).
I circuiti FPGA presentano caratteristiche intermedie rispetto agli ASIC perché, a differenza di questi ultimi, sono liberamente programmabili: le funzionalità standard non sono infatti “imposte” dal produttore.
Gli FPGA sono comunque caratterizzati da un consumo energetico molto inferiore rispetto a quello che contraddistingue una CPU tradizionale.
Intel ha appena presentato il nuovo chip Xeon Gold 6138P che rappresenta una commistione tra CPU e FPGA. Esso integra infatti un processore Xeon Gold 6138P affiancato a un FPGA Altera Arria 10 GX 1150 nello stesso package.
Dotato di cache “ad hoc” e di memoria condivisa con la CPU attraverso un collegamento Intel Ultra-Path Interconnect (UPI), il chip sfrutta un’architettura Xeon scalabile simile a quelle svelate a metà dello scorso anno.
Consta inoltre di 20 core fisici con il supporto per l’hyper-threading (40 core logici); lavora a 2 GHz e in modalità turbo si spinge fino a 3,7 GHz; usa memorie DDR4 a 2666 MHz, supporta 48 piste PCIe e 3 link UPI.
Intel sta lavorando moltissimo sull’ottimizzazione delle performance: Xeon Gold 6138P può eseguire il doppio delle macchine virtuali rispetto al processore Xeon 6138P, sprovvisto dell’accelerazione FPGA.
La nuova CPU a 10 nm Core i3-8121U, avvistata quest’oggi nel database online di Intel (Primo processore Intel a 10 nm: il Core i3-8121U aggiunto nel database ufficiale), è la prima destinata agli utenti finali a supportare il set di istruzioni AVX-512. Se implementata correttamente lato software può raddoppiare le performance per watt del processore.