Intel, insieme con alcune società partner, ha annunciato quest’oggi l’imminente arrivo sul mercato di un nuovo cavo dotato di connettore MXC che consentirà di trasferire dati alla velocità di 800 Gbps. MXC è a sua volta composto da 64 cavi ottici (32 utilizzato per l’invio, 32 per la ricezione dei dati) che permettono, appunto, di raggiungere un’ampiezza di banda pari a 800 Gbps in ciascuna delle due direzioni (il throughput aggregato è quindi pari a 1,6 Tbps).
Il funzionamento del nuovo cavo, che sarà immesso sul mercato nella seconda parte di quest’anno, poggia il suo funzionamento sulla tecnologia Silicon Photonics.
Si tratta di un enorme passo avanti se si riflette che oggi, nei data center, si utilizzano cavi di connessione che trasportano al massimo 10 Gbps. Come spiega Mario Paniccia, direttore del laboratorio di Intel che si occupa di fotonica (branca dell’ottica che studia il modo di controllare la propagazione dei singoli fotoni che compongono la luce), l’utilizzo della fibra ottica consente di mantenere costante la velocità di trasferimento dati anche al cresce della distanza. Durante i test si è potuto verificare che gli 800 Gbps vengono pienamente mantenuti con un cavo lungo ben 300 metri.
Con ulteriori migliorie, inoltre, si può arrivare a muovere fino a 50 Gbps su ogni cavo ottico che compone MXC (attualmente ogni linea trasporta 25 Gbps) in modo da ampliare ulteriormente il già elevatissimo throughput.
L’utilizzo del nuovo cavo di collegamento in fibra sarà ovviamente appannaggio, almeno in una fase iniziale, dei provider di servizi cloud e degli amministratori di supercomputer.