Intel ha presentato ufficialmente i primi processori basati su architettura Kaby Lake di settima generazione. Si tratta delle prime CPU dell’era post approccio “tick-tock” (Intel abbandona l’approccio tick-tock: cosa significa).
La denominazione Kaby Lake apparve per la prima volta, almeno pubblicamente, a metà 2015 quando i tecnici e, con loro, i vertici di Intel compresero che l’architettura Cannonlake – basata su un processo costruttivo a 10 nm – non sarebbe arrivata in tempo.
Rispetto a Skylake, Kaby Lake non introduce un vero e proprio “carico di novità”: viene sempre utilizzato un processo costruttivo a 14 nm, seppur con alcune migliorie.
Come di consueto, Intel rilascerà i vari processori “di nuova fattura” in più “ondate” successive: oggi vengono presentati quelli destinati ai notebook ultrasottili e meno voraci in termini di consumo energetico.
I primi processori Kaby Lake, comunque, debutteranno sul mercato a settembre e molti notebook che saranno presentati la prossima settimana all’IFA di Berlino già li monteranno.
Le CPU Kaby Lake per il mondo desktop e i chip di fascia più alta saranno svelati a gennaio 2017, durante la prossima edizione del CES di Las Vegas. Compresi i processori con GPU Intel Iris integrata.
Le principali novità di Kaby Lake
Come accennato nell’introduzione i Kaby Lake appena presentati sono dual-core che lavorano usando basse tensioni. Nessuna delle CPU poggia su chipset nuovi: la serie 100 dei chipset dovrebbe confermarsi adeguata per la maggior parte dell’utenza nonostante l’assenza del supporto USB 3.1 gen 2 a 10 Gbps, per non parlare di Thunderbolt.
La novità maggiormente “strombazzata” è il supporto migliorato per il 4K: ciò significa che tutte le GPU integrate in Kaby Lake supporteranno la codifica e la decodifica accelerata in hardware di qualunque contenuto video HEVC/H.265 a 10 bit e VP9 a 8 bit.
Il supporto HDMI 2.0 e HDCP 2.2 consente, rispettivamente, di abilitare una uscita 4K a 60 Hz su un cavo HDMI e predisporre il DRM richiesto per riprodurre un segnale 4K codificato. Rimane supportato DisplayPort 1.2 mentre la versione 1.3 dello standard non è stata ancora abbracciata (inibendo così la possibilità di gestire direttamente un dispositivo 5K a 60 Hz mediante un unico cavo).
Quanto al processo costruttivo, Intel parla di 14nm+ per riferirsi ad un approccio che – pur mantenendo la stessa dimensione del gate di ogni singolo transistor – consente comunque, grazie a migliorie architetturali, di far guadagnare il 12% in più in termini di performance rispetto a Skylake.
Complessivamente, comunque il balzo in avanti in termini di performance da parte dei processori Kaby Lake è in gran misura figlio della modifica delle velocità di clock più che di rivoluzionarie novità architetturali. Tuttavia, il comportamento di Intel è apprezzabile: meglio spendere più tempo e risorse nell’ottimizzazione dei processori piuttosto che affrettarsi per lanciare un’architettura tutta nuova.
I nuovi processori Kaby Lake a risparmio energetico
I processori lanciati quest’oggi sono complessivamente sei, tutti afferenti alle serie Y e U della gamma Kaby Lake. Come avevamo spiegato nell’articolo Processori Skylake, tutto sulle nuove CPU di Intel, nel caso delle CPU Skylake, i processori delle serie Y identificano i prodotti destinati principalmente ai convertibili (sistemi 2-in-1), ai tablet ed a mini-computer come il Compute Stick di Intel. La serie U comprende i processori per i notebook più leggeri e compatti così come per le macchine all-in-one “portatili”.
Per la terza volta in diversi anni, Intel cambia ancora il nome assegnato ai chip della serie Y da 4,5 W. Con l’avvento delle CPU Broadwell le denominazioni Core i3, i5, e i7 furono messe da parte per usare il termine “Core M”. Con Skylake, invece, si passò alle famiglie Core m3, m5, e m7 accantonando Core M. Con Kaby Lake viene mantenuta “l’etichetta” m3 mentre al posto di m5 e m7 tornano ad essere utilizzati i5 e i7.
Per sapere tutto sui processori Intel e conoscerne le principali caratteristiche, suggeriamo la lettura del nostro articolo Differenze processori Intel, come riconoscerli e sceglierli.
Il TDP dei tre processori Kaby Lake della serie Y, dicevamo, è pari a 4,5 W ma può essere portato a 7 W sui sistemi dotati di un adeguato meccanismo per la dissipazione del calore o, viceversa, abbassato a 3,5 W per i device più compatti e sottili.
La serie U continuerà ad essere usata, invece, nei notebook da 500 dollari in su e negli Ultrabook. Ci sono processori i3, i5 e i7 e Intel utilizzerà un adesivo con l’indicazione 7a gen per contraddistinguerli dai membri della precedenti generazione.
Le GPU utilizzate nelle serie Y e U sono, per il momento, rispettivamente, Intel HD 615 e 620.