Intel continua a investire sulla tecnologia inizialmente sviluppata di concerto con Micron (3D Xpoint) e presenta Optane Memory H20, una nuova soluzione per l’archiviazione dei dati che abbina l’utilizzo della tecnologia Optane con le capacità di un’unità a stato solido.
Come spiegammo nel 2017, Optane era inizialmente pensata per i dispositivi capaci di accelerare le prestazioni del sistema, specie delle macchine basate sull’utilizzo di hard disk SATA.
Il meccanismo di caching offerto da Optane permetteva di sveltire drasticamente il caricamento delle applicazioni e dei dati. In seguito, però, Intel ha deciso di integrare Optane in un singolo modulo SSD PCIe NVMe.
Intel Optane Memory H20 è un modulo con fattore di forma standard M.2 2280 che include chip di memoria 3D NAND QLC (quattro bit per cella) sia per la memoria di massa che per la memoria Optane. Tutti i componenti sono collocati su un solo lato in modo da permettere l’installazione negli ultrabook e negli altri dispositivi in cui le dimensioni contano (si pensi anche ai mini PC e ai prodotti “all-in-one”).
L’unità promette velocità di lettura e scrittura sequenziale fino a 3.300/2.100 MB/s, prestazioni tipiche di un SSD PCIe di fascia media che utilizza l’interfaccia PCIe NVMe 3.0 x4. Il vantaggio del modulo presentato da Intel è la cache Optane aggiuntiva che viene utilizzata come cache ad alta velocità e a bassa latenza per i blocchi di dati utilizzati più di frequente. Il risultato è un aumento delle prestazioni, specialmente con quelle applicazioni che gestiscono volumi di dati importanti.
Processi pesanti con workload simultanei e attività eseguite in background traggono ampio beneficio dall’utilizzo della cache Optane Memory.
Intel Optane Memory H20 arriverà sul mercato a giugno nelle versioni da 512 GB e 1 TB. La memoria Optane supplementare installata su ciascun modulo è di 32 GB.
L’azienda di Santa Clara parla di una durata minima di 185/370 TB scritti (TBW) rispettivamente per l’una e l’altra versione e un tempo medio tra i guasti di 1,6 milioni di ore.
La nuova soluzione sarà usata nei notebook di nuova generazione con processori Tiger Lake-H e in seguito anche nei mini PC e nei sistemi “all-in-one”.
Intel non ha specificato il prezzo per gli utenti finali non chiarendo quindi se il modulo H20 sarà installato solo dalle aziende partner nei sistemi preassemblati.