La condivisione del report finanziario di Intel relativo al secondo trimestre 2022 ha fatto emergere un importante aspetto. La società di Santa Clara si accinge a dismettere tutte le attività legate alla tecnologia Optane.
Di Intel Optane e della tecnologia sviluppata di concerto con Micron che sta alla base del suo funzionamento (3D Xpoint) si parlava almeno dal 2015 ma solo nel 2017 cominciarono a fare capolino sul mercato i primi prodotti commerciali.
Nell’articolo in cui spiegavamo cos’è Intel Optane abbiamo detto che si trattava di una tecnologia promettente, in grado potenzialmente di rivoluzionare il mercato dello storage.
I moduli che Intel commercializzò permettevano di accelerare le prestazioni del sistema rimuovendo in larga parte il collo di bottiglia legato alle operazioni di lettura e, soprattutto, di scrittura effettuate sugli hard disk tradizionali.
Con le soluzioni Optane DC Persistent Memory Intel ha poi cominciato, dal 2018, a guardare a prodotti evoluti capaci di combinare le funzionalità di RAM e SSD.
Il fatto è che le soluzioni Optane non sono mai riuscite a fare breccia sul mercato. Se le memorie Optane fossero state commercializzate cinque anni prima, quando gli hard disk erano davvero responsabili delle scarse prestazioni in fase di trasferimento dati, allora quella di Intel sarebbe stata una vera rivoluzione.
L’accoglienza di questa tecnologia da parte dell’industria e dei consumatori è stata molto tiepida sin dall’inizio e la situazione è peggiorata con il passare del tempo e la sempre più massiccia adozione delle unità SSD più performanti.
Quando la memoria Optane è arrivata sul mercato, il settore dello storage stava già puntando all’utilizzo di massa di unità PCIe sempre più prestazionali.
Così l’azienda fa sapere oggi: “Continuiamo a razionalizzare il nostro portafoglio a supporto della nostra strategia IDM 2.0. Ciò include la valutazione della cessione di attività che non sono sufficientemente redditizie o non sono fondamentali per i nostri obiettivi strategici. Dopo un’attenta considerazione, Intel prevede di interrompere lo sviluppo di prodotti futuri all’interno della gamma Optane. Ci impegniamo a supportare i clienti Optane durante la transizione“.
Optane è la sesta area di business “non-core” che Intel decide di vendere: tra le mosse più recenti ci sono la vendita dei droni luminosi al fratello di Elon Musk e la cessione delle attività per la progettazione e la produzione di SSD a SK hynix. I fondi raccolti, circa 1,5 miliardi di dollari, saranno stanziati sulle aree di business che Intel ritiene fondamentali.
Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha fatto riferimento al passaggio del settore alle architetture basate CXL come ulteriore giustificazione per l’abbandono di Optane.
Anche Micron aveva accantonato lo sviluppo della tecnologia 3D Xpoint lo scorso anno decidendo di vendere lo stabilimento per la produzione dei chip a Texas Instruments e lasciando Intel senza strutture di produzione proprie.
È interessante notare che i risultati dei primi test sui dei moduli di memoria Intel DDR5 Optane di nuova generazione (nome in codice Crow’s Pass), sono emersi solo la scorsa settimana . Questi moduli DDR5 avrebbero dovuto debuttare con i chip Sapphire Rapids di Intel entro la fine dell’anno. Questo ovviamente non avverrà.