Durante la prossima stagione autunnale Intel rilascerà gli attesi processori Alder Lake.
Si tratta di chip basati sull’ultima iterazione dell’architettura ibrida x86 di Intel con un insieme di core ad alte prestazioni e un cluster di core ottimizzati per l’efficienza energetica.
Gli Alder Lake saranno i primi processori realizzati utilizzando il processo costruttivo Intel 7 che utilizza ancora una soluzione simile all’attuale tecnologia a 10 nm dell’azienda mentre il salto ai 7 nm si avrà con Intel 4 al debutto nelle CPU Meteor Lake attese nel corso del 2023.
I nuovi core ad alte prestazioni Golden Cove sono i successori dei Willow Cove utilizzati nei processori Tiger Lake di undicesima generazione.
Secondo Intel sarebbero i più potenti core mai realizzati fino ad oggi ma l’azienda ha per il momento offerto soltanto un primo confronto con i core Cypress Cove (+19% in termini di prestazioni rispetto ai processori Rocket Lake-S), non con i più avanzati Willow Cove.
I core Gracemont che guardano invece all’efficienza energetica mirano a essere, come spiega Intel, “i core x86 più efficienti al mondo” pur assicurando un valore IPC (istruzioni per ciclo) più elevato rispetto agli Skylake.
I tecnici dell’azienda di Santa Clara sostengono che in single-thread uno dei suoi nuovi core Gracement offrirebbe il 40% di prestazioni in più alla stessa potenza di un core Skylake oppure prestazioni simili pur utilizzando il 40% della potenza.
I miglioramenti raddoppierebbero confrontando quattro core a elevata efficienza che eseguono quattro thread con due core Skylake che eseguono quattro thread.
A grandi linee, i core a più elevate prestazioni sono quelli che hanno caratterizzato i processori di classe Core mentre i core a basso consumo energetico assomigliano ai processori di classe Atom destinati ai dispositivi che devono massimizzare la durata della batteria.
Intel ha iniziato la sua esperienza nel mondo delle architetture ibride dapprima con i suoi chip Lakefield dell’anno scorso. Quei modelli, però, offrivano solo un singolo core più performante (Sunny Cove) affiancato con quattro core Tremont a elevata efficienza energetica.
I Lakefield sono stati adottati in una manciata di dispositivi tra cui ricordiamo anche il Lenovo ThinkPad X1 Fold. Avrebbero dovuto costituire la spina dorsale dei nuovi dispositivi a doppio schermo come il Surface Neo di Microsoft ma l’azienda di Redmond ha deciso di abbandonare il sistema operativo Windows 10X e il dispositivo non è arrivato sul mercato.
I chip Alder Lake sono decisamente più ambiziosi: Intel ha deciso di lavorare su una gamma completa di processori con un TDP compreso tra 9W e 125W, tutti basati sul nuovo approccio ibrido combinando più core di fascia alta con core efficienti.
La serie Intel Alder Lake-S utilizzerà il socket LGA 1700 e sarà disponibile nelle versioni fino a 16 core e 24 thread con 30 MB di cache. Supportati tutti gli standard più recenti come memoria DDR5 fino a 4.800 MHz e LPDDR5 fino a 5.200 MHz (verrà conservato il supporto per la memoria DDR4 e LPDDR4x), PCIe Gen5 fino a 16x, Thunderbolt 4 e WiFi 6E. Prevista la possibilità di overclocking.
Intel ha confermato in queste ore che tra gli Alder Lake previsti per il prossimo autunno ci sarà un chip per sistemi desktop con 8 core più performanti e 8 core a basso consumo energetico. Si tratta di SoC perché in uno stesso chip sono integrati anche memoria, sezione grafica e I/O.
Sul versante notebook debutterà un chip Alder Lake a sei core prestazionali e otto core a elevata efficienza. Quest’ultimo integrerà anche il supporto per i dispositivi di imaging, per Thunnderbolt 4 e per la grafica Xe più potente rispetto a quanto visto sino ad oggi.
Ci sarà anche un SoC “ultramobile” con due core a elevate prestazioni e otto core a basso consumo energetico.
La nuova tecnologia Intel Thread Director è stata progettata per gestire al meglio l’assegnazione delle attività da svolgere ai core ad alte prestazioni e a quelli a massima efficienza energetica.
Thread Director può assegnare automaticamente le attività ad alta priorità ai core che garantiscono le performance migliori mentre i thread in background sono assegnati ai core a basso consumo.
I portavoce di Intel hanno aggiunto che l’azienda sta collaborando con Microsoft per assicurarsi che Thread Director sia implementato al meglio in Windows 11 così da assicurare prestazioni ai massimi livelli.
L’utilizzo di chip ibridi non è certo una novità: abbinare cluster di core ad alte prestazioni e di core a basso consumo energetico è “il marchio di fabbrica” di ARM con le sue tecnologie big.LITTLE e DynamicIQ.
Dovremo aspettare che i primi chip Alder Lake arrivino sul mercato nei prossimi mesi per verificare il risultato della mossa di Intel.
Se infatti non ha senso tirare in ballo i SoC utilizzati nei dispositivi mobili Android, un confronto prestazionale con i chip Apple M1, che presentano quattro core Firestorm ad alte prestazioni e quattro core Icestorm ad alta efficienza energetica, può cominciare ad avere senso visto che la Mela ha abbandonato proprio la piattaforma x86 per passare ad ARM sui Mac di nuova generazione.
In un altro articolo avevamo visto perché il nuovo chip Apple M1 è così veloce.