Il prossimo anno Intel porterà sul mercato le sue prime schede grafiche dedicate e già da qualche mese la società di Santa Clara ha cominciato a creare un po’ di attesa intorno ai suoi nuovi prodotti: Intel parla delle nuove GPU integrate Gen.11, delle sue schede grafiche dedicate e di Foveros.
Già nomi quali Raja Koduri e Chris Hook, provenienti da AMD e oggi nelle fila di Intel, contribuiscono a porre già piuttosto in alto l’asticella delle aspettative ed è cruciale per l’azienda guidata da Bob Swan fare il suo ingresso nel settore delle schede video dedicate con il piede giusto.
Al Computex 2019 Intel non ha mostrato in anteprima le schede grafiche che saranno presentate ufficialmente il prossimo anno ma ha condiviso alcuni rendering che mostrano il design dei futuri prodotti dell’azienda.
Dopo i concept di ASUS per quanto riguarda le schede madri (Prime Utopia, le schede madri del futuro secondo ASUS), Intel ha fatto presente come intende le prossime generazioni di schede video.
Mentre è stato scelto l’appellativo Odyssey (Intel Odyssey, in vista del lancio delle prime schede grafiche dedicate) per l’iniziativa che mira ad aprire un confronto diretto e continuo tra l’azienda, la comunità degli appassionati e gli utenti finali sul tema delle schede grafiche 2020, sono stati scelti i nomi Sirius, Oblivion, Gemini, Prometheus e Andromeda per le schede video del futuro.
Si parla di schede che saranno rilasciate sul mercato nel lungo periodo, da qui al 2035 e che utilizzeranno un processo litografico per la GPU a 1 nm, raggiungibile – secondo le stime – non prima di cinque o sei anni.
I rendering mostrati al Computex rappresentano comunque la volontà di Intel di investire pesantemente nel settore e diventare una convincente terza alternativa alle proposte di NVidia e AMD.