L’evento Innovation programmato per i prossimi 19 e 20 settembre presso il San Jose Convention Center (California) è il palcoscenico scelto da Intel per svelare i nuovi processori Meteor Lake per i nuovi PC e gli Emerald Rapids destinati al mercato data center.
La società guidata da Pat Gelsinger ha già chiarito che proprio in quell’occasione svelerà la sua roadmap aggiornata ponendo l’accento sui nuovi processori Core Ultra più potenti. Non è chiaro se Intel presenterà la gamma al completo di CPU Meteor Lake per desktop e laptop ma è ragionevole aspettarsi che l’azienda riveli qualche dettaglio in più sulle prestazioni dei suoi futuri processori per PC client.
Secondo le ultime indiscrezioni, gli ingegneri Intel sarebbero riusciti a superare la soglia dei 5 GHz in termini di frequenza di clock. Almeno nei Core Ultra 9 Meteor Lake. La restante parte dell’offerta dovrebbe attestarsi al massimo sui 5 GHz in single-core, sempre come prestazioni in boost.
I processori Meteor Lake di 14esima generazione Core Ultra mobile non avranno un vantaggio in termini di numero di core rispetto alle CPU Raptor Lake Core di 13esima generazione già esistenti: entrambi hanno fino a sei core ad alte prestazioni e fino a otto core a elevata efficienza energetica core (core P e core E). L’utilizzo di frequenze di clock più elevate potrebbe quindi essere un “imperativo” per superare i predecessori in ogni circostanza.
Intel Meteor Lake: struttura a tile e processo costruttivo Intel 4
I core delle CPU Meteor Lake sono alloggiati all’interno di tile (Intel si guarda bene dal chiamarle chiplet) contraddistinte da una struttura 3D, realizzate ricorrendo al più aggiornato e avanzato processo costruttivo Intel 4 basato sull’uso della litografia ultravioletta estrema (EUV). Il nuovo nodo di produzione promette significativi vantaggi rispetto al processo produttivo Intel 7 (precedentemente noto come 10nm Enhanced SuperFin).
D’altra parte, la tecnologia di fabbricazione della generazione antecedente a Intel 4, è stata progettata anche per le CPU destinate ai data center con boost clock relativamente inferiori. Almeno inizialmente, quindi, Intel 4 non essere ottimizzata come quella precedente. Il design dei tile Intel, inoltre, richiede una particolare attenzione agli aspetti correlati con il consumo energetico.
La nuova offerta di CPU Intel proporrà alcuni nuovi acceleratori e funzionalità che probabilmente miglioreranno l’esperienza dell’utente in generale e i carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale in particolare. Durante la presentazione di settembre, infatti, ampio spazio sarà dedicato alle novità AI lato consumer e semiprofessionale: lecito attendersi che Intel, quindi, abbia in programma di concentrarsi ampiamente anche sul rapporto diretto tra i suoi processori e il software dedicato.
Intel ha inoltre previsto di parlare dei suoi processori Xeon Scalable di quarta e quinta generazione, rispettivamente contraddistinti con i nomi in codice Sapphire Rapids ed Emerald Rapids. I tecnici della società di Santa Clara spiegheranno come i nuovi prodotti aiuteranno professionisti e imprese ad affrontare e risolvere sfide aziendali e operative.
Breve guida alle tecnologie integrate nei nuovi processori Intel
Oltre al numero di core e alle innovazioni microarchitetturali, Intel insisterà sulle estensioni Advanced Matrix (AMX), sul Data Streaming Accelerator (DSA), sul funzionamento delle tecnologie In-Memory Analytics Accelerator (IAA) e QuickAssist (QAT). Tutte saranno parte integrante dei processori Sapphire Rapids ed Emerald Rapids.
Le Intel AMX (Advanced Matrix Extensions) sono un set di istruzioni avanzate progettate per accelerare le operazioni di calcolo su matrici, fornendo prestazioni migliori per tutte quelle applicazioni che ne fanno ampio uso. Le AMX consentono di eseguire operazioni con un alto livello di parallelismo, sfruttando le caratteristiche di vettorizzazione e le unità di elaborazione vettoriale presenti nei processori Intel moderni.
L’architettura dell’Intel Data Streaming Accelerator (DSA) funge da acceleratore ad alte prestazioni per la copia e la trasformazione dei dati. DSA prende il posto della tecnologia QuickData, che fa parte del “pacchetto” Intel I/O Acceleration. Ciò suggerisce che DSA è una soluzione avanzata e migliorata rispetto alla tecnologia precedente di accelerazione dell’I/O di Intel. Vantaggi tangibili dovrebbero quindi derivare dall’utilizzo di DSA nelle operazioni di storage, networking, elaborazione dei dati e nell’utilizzo di memorie persistenti.
Intel In-Memory Analytics Accelerator (IAA), invece, è una tecnologia che contribuisce a “sollevare” la CPU dalle onerose operazioni di compressione e decompressione mentre QuickAssist accelera la crittografia e la compressione dei dati nell’ambito di qualsiasi applicazione: storage, database, distribuzione dei contenuti, cloud e networking.