Sebbene i ricavi di Intel nel secondo trimestre dell’anno siano andati a gonfie vele (nonostante la pandemia da Coronavirus) e l’azienda si accinga a presentare i suoi chip Tiger Lake (il lancio si terrà su scala globale il prossimo 2 settembre, stando ad alcuni inequivocabili indizi lasciati trapelare) e Alder Lake a 10 nm, sembra che il passaggio verso il processo costruttivo a 7 nm abbiamo subìto una nuova battuta d’arresto.
Intel ha infatti confermato che le prime CPU a 7 nm non saranno disponibili prima di fine 2022 o inizio 2023 quindi con un ritardo di 12 mesi rispetto alle previsioni iniziali che la società di Santa Clara, almeno internamente, aveva messo nero su bianco.
Il CEO Bob Swan ha fatto presente che sono stati individuati alcuni difetti nel processo costruttivo a 7 nm, tali da compromettere significativamente il rendimento della produzione a partire dal wafer di silicio (Perché i wafer di silicio sono sempre rotondi?).
Dinanzi agli azionisti, Swan ha fatto presente come Intel abbia in programma di appoggiarsi anche agli stabilimenti di altre fabbriche indipendenti di semiconduttori: la scelta potrebbe ricadere sugli stessi nomi che si occuperanno della realizzazione delle GPU Ponte Vecchio a 7 nm.
Nel frattempo la prima CPU Alder Lake a 10 nm per sistemi desktop, progettata con uno schema MCM (multi-chip module), debutterà quasi sicuramente nella seconda metà del 2021: Processori Intel Alder Lake in configurazioni da 6, 10, 14 e 16 core.
Dall’azienda si fa presente che quest’anno Intel sta accelerando la transizione verso i prodotti a 10 nm con volumi sempre crescenti. Gli sforzi in questo senso includono un portafoglio di processori Intel Core a 10 nm che vedrà come primo passo il lancio a breve termine dei Tiger Lake insieme con la prima CPU Ice Lake a 10 nm per i server, quest’ultima entro fine 2020.
“Nella seconda metà del 2021, Intel prevede di offrire una nuova linea di CPU client (chiamata in codice Alder Lake), che vedrà l’introduzione della prima CPU desktop basata sui 10 nm e una nuova CPU per sistemi server, sempre a 10 nm, conosciuta con il nome in codice di Sapphire Rapids“, si legge in un comunicato.