Il numero uno di Intel, Brian Krzanich, è stato costretto a dimettersi. Il CEO dell’azienda di Santa Clara aveva assunto il comando esattamente cinque anni fa, raccogliendo il testimone passatogli da Paul Otellini, spentosi ad ottobre scorso (Paul Otellini, ex CEO di Intel, si spegne all’età di 66 anni).
La causa dell’allontanamento di Krzanich è il suo personale coinvolgimento in una relazione consensuale con una dipendente dell’azienda. Il comportamento dell’ormai ex-amministratore delegato è stato oggetto di censura perché espressamente vietato nel regolamento aziendale. Le policy di Intel impediscono a tutti i manager della società di stabilire relazioni con i dipendenti.
La biografia di Krzanich, che lavorava per Intel dal 1982, è stata rimossa dal sito dell’azienda a partire da questa mattina (questo URL restituisce adesso un errore “404, pagina non trovata”).
Nuovo CEO ad interim è Robert Swan, direttore finanziario di Intel, che tutti descrivono come la persona più adatta a traghettare la società in attesa della designazione di un nuovo amministratore delegato.
Stando a quanto riferito, la liaison di Krzanich con la dipendente (che riportava direttamente a lui) non è recente ma risale già a qualche tempo fa. I vertici aziendali ne sarebbero stati però da poco informati ed è stata immediatamente promossa un’investigazione interna.
Come si legge in una nota pubblicata nel 2016 dallo stesso Krzanich, la sua nomina era stata decisa affinché trasformasse Intel da un’azienda incentrata esclusivamente sul mercato dei PC a una realtà più dinamica e data-centric, capace di fornire gli strumenti per sostenere il funzionamento e lo sviluppo dei dispositivi per il cloud, smart e IoT.