Intel ha presentato una nuova linea di unità SSD basate sulle memorie 3D NAND nate grazie alla collaborazione con Micron. Rispetto alla concorrenza – leggasi Samsung – Intel lancia adesso, piuttosto in ritardo, i suoi primi modelli di SSD 3D NAND.
L’offerta del colosso di Santa Clara appare comunque interessante: la serie 600p è destinata in particolare al mercato consumer mentre la Pro 6000p al mondo delle imprese.
Stando alle specifiche sinora diffuse, le due serie si differenziano per la presenza o meno della funzionalità Active Management Technology che permette anche la cancellazione sicura dei dati in modalità remota, su esplicita richiesta dell’amministratore.
Una terza variante di SSD 3D NAND è pensata espressamente per i dispositivi IoT (Internet delle Cose) e, com’è facile immaginare, la capienza delle unità sarà in questo caso ridotta.
I nuovi SSD di Intel usano il formato M3, montano memorie di tipo TLC (vedere Hard disk o SSD, caratteristiche e differenze) e sfruttano l’interfaccia PCIe 3.0 x4 insieme con il protocollo NVMe (SSD M.2 PCIe NVMe, guida ai nuovi termini).
I 600p e i 6000p saranno disponibili nei tagli da 128GB, 256GB, 360GB, 512GB e 1024GB ; permetteranno di leggere e scrivere dati sequenziali, rispettivamente, a 1.800 e 560 MB/s (valori di picco); offriranno fino a 155.000 e 128.000 IOPS in lettura e scrittura random 4K.
I modelli E 6000p per i dispositivi IoT saranno disponibili solo con capienza di 128 o 256GB.
I prezzi saranno compresi tra i 70 dollari del modello 600p da 128GB e i 190 dollari del modello da 512GB.
Intel continuerà a investire pesantemente, nei prossimi mesi, sulle tecnologie destinate alla realizzazione di unità SSD anche in forza dell’imminente arrivo sul mercato dei primi prodotti 3D XPoint/Optane: SSD Intel Optane con 3D XPoint tra qualche mese.