Per tenere il passo con la concorrenza, Intel deve reagire rapidamente. “Effettuando una valutazione in prospettiva, abbiamo rilevato come la nostra roadmap fosse inadeguata“, ha dichiarato il CEO dell’azienda, Paul Otellini, durante un incontro con gli analisti finanziari. L’intento di Intel è quello di forzare le tappe in modo da presentarsi sul mercato con una gamma di microprocessori a basso consumo energetico che possa soddisfare la domanda dell’utenza.
Il gigante guidato da Otellini sposterà anche “l’asticella” che fissa il valore medio intorno al quale saranno costruitivi i vari chip a ridotto consumo energetico. Oggi tale valore è compreso tra 35 e 40 watt, ritenuto adeguato per il mercato dei notebook. “Stiamo abbassando il valore medio fino a 15 watt“, ha rivelato Otellini spiegando che in questo modo Intel sarà in grado di proporre sia processori più efficienti destinati al mondo dei notebook sia Atom “system-on-a-chip” per tablet e smartphone che opereranno assorbendo meno di 5 watt.
I vertici di Intel definiscono le novità che si stanno introducendo come le più significative dall’epoca del lancio del Pentium negli anni ’90.
Maggiori dettagli sulle intenzioni di Intel dovrebbero essere offerti, nelle prossime ore, da Dadi Perlmutter – responsabile dell’Architecture Group della società.
L’annuncio di Intel sembra configurarsi come una nuova sfida nei confronti di ARM, il produttore inglese che produce e distribuisce i chip a basso consumo energetico utilizzati nella maggior parte dei tablet e degli smartphone, compresi Apple iPad ed iPhone. Per mettersi alle spalle la nomea che ha sinora contraddistinto gli Atom in termini di consumi, Intel intende passare ad un processo costruttivo a 14 nanometri nel giro di tre anni. La conferma è arrivata dallo stesso Otellini che ha mostrato una roadmap aggiornata per il lancio di un processore chiamato Saltwell a 32 nanometri, di Silvermont (22 nanometri) ed Airmont (14 nanometri).