Nelle scorse ore erano circolate voci che descrivevano Intel intenzionata – per quanto riguarda le CPU destinate ai sistemi desktop – a mettere da parte il processo litografico a 10 nm per passare direttamente, nel 2022, a quello a 7 nm.
La società di Santa Clara si è quindi affrettata a smentire le indiscrezioni bollandole come assolutamente false e assicurando che gli ingegneri Intel si stanno impegnando anche sullo sviluppo dei 10 nm.
“Stiamo facendo grandi progressi con il processo costruttivo a 10 nm e la nostra attuale roadmap basata sull’architettura a 10 nm include anche i sistemi desktop“, hanno commentato i portavoce di Intel.
Poiché l’azienda sta per lanciare una nuova generazione di processori desktop 14 nm++, è lecito attendersi che i nuovi processori desktop a 10 nm non arriveranno sul mercato prima della fine del 2020 o a inizio 2021. Nel 2021 – probabilmente però verso fine anno – Intel dovrebbe presentare le prime CPU a 7 nm ma le tempistiche sono in questo caso molto meno certe.
Va detto che Intel non chiarisce se i processori a 10 nm saranno disponibili per tutte le categorie di PC desktop oppure soltanto per alcuni segmenti di mercato (ad esempio soltanto per i NUC). Le recenti indiscrezioni facevano infatti riferimento a una serie di difficoltà riscontrate nell’ottenimento delle frequenze di clock più elevate, nel caso dei processori maggiormente performanti.