I processori Intel Core di 14esima generazione, noti come Raptor Lake Refresh, hanno portato al debutto una nuova caratteristica che mira a incrementare le prestazioni dei programmi in esecuzione sul sistema. Si tratta di Intel Application Optimization (APO), una tecnologia introdotta da Intel come parte integrante di Dynamic Tuning Technology (DTT) che si occupa di migliorare le prestazioni e l’efficienza.
APO usa un meccanismo che si basa su profili per ottimizzare attivamente la pianificazione dei thread. La tecnologia sviluppata da Intel determina e dirige le risorse dell’applicazione in tempo reale, promettendo un aumento significativo delle prestazioni.
Per il momento, l’azienda di Pat Gelsinger si è concentrata su un insieme di videogiochi (i processori di 14esima generazione riescono ad aumentare il numero di frame per secondo fino al 31% in determinate situazioni) ma nulla vieta di estendere il “raggio d’azione” di APO anche alle applicazioni che determinano particolari carichi di lavoro.
Va detto che il supporto APO, per adesso, è limitato a un numero ridotto di schede madri e la selezione di giochi che supportano la tecnologia Intel risulta davvero contenuto.
Intel Application Optimization e le differenze con Intel Thread Director
Intel Thread Director è una tecnologia integrata in hardware: essa si assicura che il thread giusto sia eseguito sul core giusto al momento giusto. Introdotta come parte dell’architettura ibrida Alder Lake, Thread Director deve essere supportata dal sistema operativo per monitorare efficacemente i carichi di lavoro e acquisire informazioni attendibili e in tempo reale sull’attività di ciascun core.
Se da un lato Intel Thread Director consiste in una soluzione capace di fornire istruzioni per ottimizzare la distribuzione dei carichi di lavoro sui core del processore, Intel Application Optimization è una tecnologia che si spinge ancora più avanti disabilitando alcuni core E quando non sono necessari oppure mantenendoli in funzione a frequenze elevate quando le elaborazioni da gestire lo richiedono. APO dà priorità ai P core “spremendo” il più possibile gli E core nelle situazioni in cui l’applicazione richiede la massima potenza computazionale.
Entrambi gli approcci si configurano come ottimizzazioni figlie dell’introduzione dell’architettura ibrida nei processori Intel e della differenziazione tra core E e core P.
A livello software, APO è gestibile tramite un’interfaccia dedicata, così come spiega Intel nella documentazione di supporto.
APO non arriverà su Raptor/Alder Lake Refresh
Preferendo non scendere, al momento, nei dettagli più tecnici, i portavoce di Intel hanno confermato che APO non sarà utilizzabile anche sui processori di 12esima e 13esima generazione, Raptor Lake e Alder Lake Refresh.
La società si è infatti limitata a dichiarare che non ci sono piani per portare APO sulle piattaforme precedenti e che quindi resterà prerogativa degli Intel Core di 14esima generazione ovvero dei Raptor Lake Refresh.
Al momento, con un supporto hardware e software piuttosto limitato, il mancato supporto di APO sui processori di generazione passata non desta alcuna preoccupazione. Potrebbe iniziare a essere fonte di qualche mugugno se il supporto per questa nuova tecnologia dovesse essere esteso in modo significativo.