Per competere con i processori AMD Ryzen 5000 basati su architettura Zen 3 di AMD, Intel ha deciso di abbassare i prezzi dei suoi processori Core di decima generazione. La società di Santa Clara ha dato una bella “sforbiciata” al suo listino tanto da lasciare sorpresi molti osservatori.
Basti pensare che fino a poco tempo fa il Core i9 10900K aveva un prezzo che superava facilmente i 600 euro mentre ora è possibile acquistare la CPU a circa 500 euro.
Le riduzioni di prezzo più evidenti si registrano sui processori Core di fascia media e medio-bassa: così, il Core i5 10600K si può trovare 229 euro quando a metà dell’anno scorso costava più di 300 euro. Un processore come il Core i5 10600KF, ancora più economico, può essere acquistato per 200 euro circa.
Intel ha abbassato anche il prezzo del Core i7 10700F, un processore a 8 core e 16 thread davvero molto performante che ora si trova sul mercato a 275 euro.
Un calo di prezzo interessante si registra anche nel caso del Core i5 10400F con 6 core fisici e 12 logici (140 euro).
Curiosamente il Core i3 10100F è salito di prezzo passando da 85 euro a circa 100 euro: la spiegazione è molto semplice; dato che i Ryzen 3 3000 sono esauriti Intel non ha concorrenza in questo specifico segmento.
Prima dell’arrivo di Zen 3 Intel poteva vantare le più alte prestazioni in single-thread ma con il lancio dei Ryzen 5000 l’azienda appena presa in mano da Pat Gelsinger non ha al momento un'”arma vincente” per posizionarsi al di sopra della concorrenza.
Sarà interessante verificare se con la nuova offerta Rocket Lake-S (Intel Rocket Lake-S a confronto con i Ryzen 5000 di AMD: spuntano i primi dati) l’azienda riuscirà a imporsi sul versante prestazionale anche se si tratterà comunque di una gamma di prodotti “di transizione” in attesa della vera novità di casa Intel, ovvero i processori Alder Lake prodotti a 10 nm con design ibrido che sembra ispirarsi al big.LITTLE di ARM.
Allo stato attuale una scheda madre basata su socket AM4 e chipset B550 offre, per meno di 80 euro, supporto per memorie fino a un massimo di 5.000 MHz, piena compatibilità con le serie di processori AMD Ryzen 3000 e 5000 e supporto per lo standard PCIe 4.0.
Rispetto alle attuali CPU Intel, la proposta di AMD si configura come un acquisto più durevole nel tempo: in linea di principio il socket AM4 dovrebbe essere compatibile anche con la prossima generazione di processori Ryzen.
Una motherboard con chipset Intel B460 non supporta memorie con frequenza di clock superiore a 2666 MHz con i Core i5 (o modelli inferiori) e a 2993 MHz con i Core i7 o superiori. Non è previsto il supporto per lo standard PCIe 4.0 e per di più la scheda madre non risulterà compatibile con i nuovi processori Rocket Lake-S. La loro durata sarà insomma ridotta a una sola generazione.