Grazie alla tecnologia 3D Xpoint, sviluppata di concerto con Micron, oggi Intel può presentare l’SSD Optane 900P, un dispositivo per lo storage dei dati che può essere adottato a vari livelli spaziando dall’elaborazione video fino agli usi professionali.
Ricordiamo che Optane è la denominazione commerciale che Intel ha scelto per la sua implementazione della tecnologia 3D Xpoint (Che cos’è Intel Optane e come funziona: inizia l’era post SSD) e che il nuovo 900P è il primo SSD per il mercato retail basato su Optane.
Per essere il primo – verosimilmente – di una lunga serie, le prestazioni dell’Intel 900P lasciano di stucco: in lettura e scrittura sequenziale le specifiche “parlano” di velocità di trasferimento dati pari, rispettivamente, a 2.500 e 2.000 MB/s mentre in lettura e scrittura random 4K si arriva a 550.000/500.000 IOPS.
Sul versante della scrittura un Samsung 960 Pro è ancora superiore (2.100 MB/s) ma per il resto l’unità Optane di casa Intel vince a mani basse.
Disponibile nei fattori di forma U.2 da 2,5 pollici e come add-in-card (AIC), il 900P di Intel si pone in evidenza anche per la latenza che non è superiore a 10 microsecondi (vedere anche l’articolo Hard disk o SSD, caratteristiche e differenze).
Secondo Intel le performance in lettura e scrittura random sarebbero addirittura 7 volte migliori rispetto a quelle degli SSD NVMe più veloci. Ciò che significa nelle elaborazioni più impegnative, il 900P riduce nettamente carico sul processore e tempistiche:
Sulle normali workstation Intel calcola che le prestazioni possano attestarsi a quattro volte rispetto a quelle degli SSD NVMe più performanti.
In termini di durabilità, poi, Intel 900P con tecnologia Optane surclasserebbe senza appello l’intera concorrenza: essa sarebbe dieci volte superiore.
I prezzi sono inevitabilmente alti: il 900P da 480 GB costa 599 dollari mentre la versione da 280 GB costa 389 dollari.